Ho letto, in particolare sui social network, le immancabili polemiche in seguito all'ufficializzazione del nome che avrà la rinnovata piazza di Tavarnuzze (in foto i lavori in corso), che sarà intitolata a don Giovanni Chellini (clicca qui per leggere l'articolo).
Premesso che ognuno ha diritto di esprimere la sua opinione, stavolta mi sento di spendere parole di grande apprezzamento per l'operato dell'amministrazione comunale di Impruneta. E magari di dare una "annaffiata" a chi, invece, immancabilmente critica.
Amministrazione comunale imprunetina che ha coinvolto i cittadini nel percorso di identificazione delle "candidature" prima e del voto poi: con una schiacciante (e prevista) vittoria di un sacerdote che a Tavarnuzze è stato amato da tanti. Anche da chi la chiesa la frequentava magari… un po' meno.
Però mi chiedo: se anche in presenza di uno sforzo (grande o piccolo che sia, far partecipare è sempre uno sforzo) da parte dell'amministrazione comunale si trova spazio per le polemiche, allora forse siamo più sul pretestuoso che sull'oggettivo. Voi che dite?
Si poteva fare di meglio? Di sicuro, come sempre: dalle famiglie alle amministrazioni comunali… si può sempre fare di meglio in ogni occasione.
Si è mosso un gruppo di persone per "spingere" la candidatura di don Chellini? Evidentemente quel nome ha dato questo spunto; se altri nomi avessero dato altrettanto spunto, allora magari ci sarebbero stati più voti per altri e più "battaglia".
Evidentemente invece, al di là del sacrosanto percorso di partecipazione, il nome di quel sacerdote svettava fra le cinque candidature.
E alla fine ha vinto, per la soddisfazione di tanti. Che ovviamente non potrà essere mai la soddisfazione… di tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA