Il compleanno di Vasco Ha lo stesso brio di quando i militari tedeschi gli sparavano mentre correva per i campi per portare quei pochi alimenti c’erano, ai renitenti alla leva repubblichina nascosti nel bosco in un capanno.
Riposta da giorni la bicicletta in cantina e annullate le partite quotidiane a scala e a bocce, si diletta nell’orto sotto casa seminando verdure per l’estate e dando martellate ai chiodi storti per addirizzarli o rifare il filo a qualche falce archeologica rinvenuta fra l’erba.
Qualche sforbiciata a un ulivo, il rancio alla truppa di gatti, i preparativi per la desina al rigoroso tocco di mezzogiorno, lievi tracce di telegiornale.
Un po’ di movimento dopo, sennò ha paura che non gli entri la muta da ciclista dell’Eroica per quando sarà ora di rimontare in sella.
Andrea Pagliantini
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