spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
domenica 6 Ottobre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Cos’è il CBD e perché è così popolare oggi?

    Si tratta di un prodotto che sta spopolando in parallelo alle nuove scoperte scientifiche e anche a prescindere da queste

    Il CBD, o Cannabidiolo, è una delle molecole più importanti contenute nelle piante di canapa. Maggiormente presente nella resina e nei semi di cannabis, il CBD è stato e continua ad essere oggetto di numerose ricerche scientifiche per via delle sue capacità terapeutiche.

    Dall’Università di San Paolo in Brasile fino ai laboratori dell’Università di Rostock, in Germania, l’interesse per le applicazioni della cannabis in campo medico e alimentare ha fatto il giro del mondo.

    Una pianta nota all’uomo fin dagli albori della storia, la cannabis è oggetto di un nuovo processo di riabilitazione, con l’intenzione di recuperare tutte quelle conoscenze e quegli usi che con il proibizionismo dei primi anni ’30 rischiavano di andare perdute.

    Ma per quali motivi acquistare CBD per la consumazione dovrebbe portare a benefici sulla salute? Cosa dicono le principali ricerche in merito e cos’è il CBD?

    CBD: cos’è questa molecola della cannabis?

    Il CBD è classificato come un metabolita della Cannabis sativa e rappresenta la seconda sostanza maggiormente presente nelle piante di cannabis. Si tratta di una molecola complessa, dalla formula bruta C21H30O2, che può essere trovato in commercio in varie forme.

    Trattandosi di una molecola che abbonda in particolare nei semi e nella resina della pianta, il CBD può essere trovato in commercio sia come olio, lozioni del corpo, capsule edibili o, in concentrazioni variabili, all’interno delle inflorescenze essiccate stesse.

    In quest’ultimo caso oltre al CBD sono presenti anche tutti i terpeni della pianta, che contribuiscono a conferirle colorazione, odore e sapore particolare, molto amata dagli estimatori e che permette di distinguere e classificare tra loro varie specie.

    In base alla specie di cannabis variano anche le concentrazioni dei cannabinoidi al suo interno (CBD e THC).

    CBD: il protagonista delle ricerche sulla cannabis

    Se da un lato il THC è per lo più impiegato come potente lenitivo in caso di malattie gravi come la sclerosi multipla, i tumori o la cachessia (in linea con il DM 9/11/2015), la molecola psicoattiva della cannabis continua ad essere considerata illegale per scopi diversi.

    Specialmente per quanto riguarda la sua assunzione a scopo ricreativo, il THC, essendo riconosciuto come sostanza drogante, non è consentito in numerosi paesi del mondo.

    Al centro dell’attenzione scientifica, dunque, non vi è il Tetraidrocannabinolo, bensì il Cannabidiolo, privo di effetti psicoattivi, contenuto in grande quantità nelle piante di cannabis light, selezionate appositamente per avere concentrazioni di THC al di sotto dello 0,2%.

    La popolarità del CBD: dagli integratori alimentari alla cosmetica

    Si tratta di un prodotto che sta spopolando in parallelo alle nuove scoperte scientifiche e anche a prescindere da queste.

    Da quando l’Associazione Cannabis Terapeutica riunì tutti gli studi fatti sul CBD, rendendoli facilmente accessibili al pubblico, le nuove ricerche scientifiche sono passate relativamente in secondo piano.

    Appurato che il CBD, infatti, possiede proprietà ansiolitiche, antinfiammatorie e antiossidanti, esso è stato impiegato come base per numerosi prodotti, dalla cosmetica fino al settore degli integratori alimentari.

    L’olio CBD può essere impiegato sia per la preparazione di tisane sia assunto a dosi giornaliere o applicato sulla pelle per favorire l’idratazione e rallentare l’invecchiamento cellulare dovuto ai radicali liberi.

    Nella versione edibile, non mancano ricette che prevedono l’applicazione dell’olio CBD nella preparazione di dolci e altri preparati che prevedono l’uso di sostanze grasse.

    Un vero e proprio boom di popolarità che ha coinvolto tutti i principali centri italiani: in numerose città si sono diffusi i cosiddetti grow-shop, punti vendita fisici di numerosi prodotti a base di CBD.

    Nel mentre, a favorire l’espansione del settore in tutto il paese, anche al di fuori dei centri abitati maggiori, sono comparsi i primi shop online che vendono prodotti a base di CBD certificati e qualificati.

    Un esempio tra i tanti è JustBob.it, leader europeo nel settore.

    Dalla produzione alla commercializzazione: una filiera controllata

    Al centro dell’attenzione vi è la parola “naturale”. Il crescente rifiuto per prodotti farmaceutici sintetici ha portato le persone a rivolgere una maggiore attenzione a tutto il settore della fitoterapia e dell’utilizzo di rimedi naturali per salvaguardare il proprio benessere quotidiano.

    Il CBD svolge un ruolo centrale all’interno di questo settore proprio in virtù delle sue comprovate proprietà benefiche. Ecco, dunque, che l’intera filiera distributiva pone al centro dell’attenzione la naturalità del prodotto e la certificazione di ogni passaggio: dalla coltivazione della cannabis fino alla lavorazione per estrarne il CBD.

    Tutti i passaggi vengono attentamente certificati per impedire alcun tipo di inconveniente e rispondere precisamente a quelle che sono le esigenze delle persone.

    Uno standard qualitativo che tutte le principali realtà nel settore, JustBob.it compreso, mantengono e garantiscono, riuscendo così a immettere in commercio prodotti salutari e privi di molecole sintetiche.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...