SAN CASCIANO – “Venerdì 7 agosto è venuto a San Casciano Matteo Salvini, per uno dei suoi consueti show, insieme a Susanna Ceccardi. Le solite frasi fatte, solita propaganda, totalmente slegata con il territorio”.
Il Partito democratico di San Casciano commenta la visita del segretario della Lega, che venerdì pomeriggio si è trattenuto per circa un’ora e mezzo a Villa I Barronci.
“Che si parli di San Casciano – riprende il Pd sancascianese – di Chianti o di altro, Salvini non cambia disco”.
“Probabilmente – proseguono toccando il tema che avrebbe dovuto essere al centro della visita di Salvini – ignora i patti per lo sviluppo fatti per la regione Toscana, gli investimenti nel settore vitivinicolo, e anche che, il settore soffre, molto, anche della situazione in Usa dove il suo amico Trump continua nella politica negazionista del Covid con danni sanitari ed economici immensi, con grande impatto anche per le imprese italiane”.
“Un passaggio senza alcuna misura di sicurezza – accusano – sulla scia del negazionismo. Salvo che gli immigrati portano il Covid e dopo aver invocato prima il lockdown, poi le aperture, poi di nuovo il lockdown, poi le aperture totali…”.
“Preferiamo un tipo di politica diversa – aggiungono – come quella dei nostri amministratori, come il nostro sindaco Roberto Ciappi, che il territorio lo vive e conosce a pieno, o come il nostro ex sindaco Massimiliano Pescini, candidato per il consiglio regionale: persone che conoscono queste comunità, con le loro ricchezze, peculiarità, anche i loro problemi.
Il loro un lavoro costante”.
“Siamo orgogliosi di avere come candidato Massimiliano – rimarcano – persona di grande competenza ed esperienza, grande capacità umana ed amministrativa. Sappiamo che uno come lui potrà davvero dare voce ai territori dal consiglio regionale”.
Poi chiudono con una stoccata alla lista San Casciano Civica, presente con alcuni componenti all’incontro son Salvini. Anche con il capogruppo Luigi Venzi.

“C’è anche a San Casciano – conclude il Pd – chi, invece, ormai affrancatosi definitivamente dal civismo non vede l’ora di abbracciare i nuovi idoli politici: e ce ne eravamo già accorti; ma Salvini e la Ceccardi passano, con la loro propaganda, i nostri amministratori restano, a lavorare con e per la nostra comunità”.
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