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giovedì 22 Maggio 2025
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    Il progetto di don Crispino in Congo: agricoltura e falegnameria per Longonia

    Tanti sancascianesi e chiantigiani hanno aiutato e stanno aiutando: vi spieghiamo come contribuire

    SAN CASCIANO – Longonia è un villaggio africano, di circa 10.000 persone, situato in una delle aree più isolate della Repubblica Democratica del Congo, nella foresta equatoriale, a 2.000 km dalla capitale Kinshasa.

    Una nazione, il Congo, da sempre sfruttata dalle multinazionali per i giacimenti di materie prime, come il coltan (utilizzato per fabbricare i nostri cellulari), che non ha ancora conosciuto lo sviluppo reale delle sue popolazioni indigene, che sono tra le più povere del mondo.

    Longonia è uno dei villaggi più disagiati di Tshumbe, la diocesi di don Crispino (Crispin Otshudiema), il missionario conosciuto nel nostro capoluogo perché ha operato negli ultimi anni anche nella parrocchia di San Casciano.

    Grazie alla sua opera di sensibilizzazione verso queste popolazioni, molti sancascianesi, come altri abitanti del Chianti, hanno adottato a distanza bambini di Tshumbe, tramite la onlus “Obiettivo Francesco”, per aiutarli ad avere una nuova prospettiva di vita.

    Grazie alla solidarietà, don Crispino ha fatto tanto negli anni nella sua diocesi: la costruzione di scuole elementari per i bambini e le scuole di avviamento al lavoro per gli adolescenti, con lo scopo di educarli, riscattarli dalla loro precaria esistenza, per non essere più bambini soldato o spose bambine.

    Don Crispino adesso si trova in Congo per proseguire la sua opera educativa. Del progetto” Agricoltura e falegnameria per Longonia”, ne parliamo con Tiziano Ancillotti e Paolo Mattioli, che insieme ad altri sancascianesi seguono da anni l’operato di don Crispino.

    Nei mesi di aprile e maggio, come volontari, sono stati in Congo per mettere a disposizione degli uomini del villaggio le loro competenze, insegnando le tecniche di coltivazione del terreno ed aprendo un laboratorio di falegnameria.

    “Noi – ci spiegano Tiziano e Paolo – abbiamo intanto cercato di alleviare le condizioni di vita di queste person,e che sono davvero rudimentali, costruendo ad esempio una doccia, ripristinando vecchie macchine da falegnameria ed insegnando ai giovani come utilizzarle”.

    Presto ripartiranno alla volta del Congo e ci siamo fatti raccontare quello che andranno a fare.

    “Il nostro compito quando torneremo – aggiunge Paolo – sarà quello di insegnare ai giovani la tecnica di coltivazione del terreno con strumenti motorizzati, come la motozappa o il motocoltivatore. E migliorare le loro competenze nella lavorazione del legno con la pialla a spessore”.

    “Quest’opera è complessa – ribatte Tiziano – e quando torneremo andremo a finire quello che abbiamo iniziato”.

    “Credo – dice ancora – che il nostro lavoro sarà utile per migliorare la qualità della vita di questa popolazione e contribuire così alla salvaguardia di un territorio, patrimonio dell’umanità”.

    “Dare speranza a questa popolazione – concludono Tiziano e Paolo – è un nostro dovere. Il Congo è una terra magnifica che quando l’hai vista te la porti dentro per sempre”.

    Per la realizzazione del progetto è necessario raccogliere fondi per sostenere le spese necessarie per l’acquisto e la spedizione degli strumenti.

    Coloro che vorranno sostenere il progetto di don Crispino, potranno fare una donazione a mezzo bollettino postale intestato a: ASSOCIAZIONE OBIETTIVO FRANCESCO-ONLUS c/c postale n. 26233528. Causale: Progetto agricoltura e falegnameria per Longonia Codice fiscale: 05073140484. Codice IBAN: Banca Intesa San Paolo IT55Q0306902893000000020908.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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