SAN CASCIANO – Nella storia d’Italia che i partigiani e le partigiane scrissero con il sangue e il coraggio, spiccano il pensiero, le azioni e il sacrificio della leggendaria Iris Versari.
Unica donna ad entrare a far parte, all’età di ventuno anni, della banda del partigiano Silvio Corbari, la giovane romagnola, nata da una famiglia di umili origini, metterà la sua vita al totale servizio della ricerca della libertà.
Imbracciando le armi, si ribellerà e combatterà con tutta la sua determinazione e il suo spirito antifascista negli anni e negli scontri più efferati del secondo conflitto mondiale.
Con la consapevolezza che mettere a repentaglio la propria esistenza, nella strenua difesa dei diritti civili, rischiando di perderla ogni giorno con e per i compagni, poteva voler dire rinunciare a se stessi e non riuscire a godere dei valori per i quali la donna stava lottando.
Iris si oppose alla violenza, alla discriminazione, alla sopraffazione del regime nazista e fascista. E lo fece con l’ardore nel cuore per amore della democrazia fino al punto di uccidersi, dopo aver sparato ad un SS, per consentire ai compagni di sfuggire alla milizia di fascisti e nazisti.
Alla storia eroica, intrisa di amore e ribellione, di una delle protagoniste della Resistenza, Iris Versari, che visse peraltro un’intensa relazione sentimentale con Silvio Corbari, dà voce la penna di Walter Veltroni nel suo ultimo libro “Iris, la libertà”, edito da Rizzoli (2025).
Il nuovo romanzo, parte di una sorta di trilogia composta dai volumi, “La scelta” e “La condanna”, pubblicati sempre da Rizzoli, sarà presentato sabato 7 giugno alle ore 21.30 nell’arena entro le mura (piazzetta Samonà) di San Casciano in un incontro con l’autore, già fondatore e primo segretario del Partito democratico, direttore de L’Unità e vicepresidente del consiglio dei ministri.
A dialogare con Walter Veltroni saranno il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi e la giornalista Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana.
L’iniziativa, promossa e organizzata dal Comune, rientra nel ciclo di eventi culturali e di approfondimento aperti alla comunità che l’amministrazione comunale ha iniziato a mettere in piedi con il chiaro intento di tenere viva la memoria di Massimiliano Pescini.
“Un uomo delle istituzioni – dicono dal palazzo comunale sancascianese – che aveva fatto della coerenza, della fedeltà alle proprie idee, della capacità di dialogare e costruire visioni lungimiranti, sorrette da lucidità, conoscenza, responsabilità civica e senso per il bene comune, i punti cardine del proprio agire nei diversi ruoli politico-amministrativi ricoperti”.
Da sindaco di San Casciano, prima, e da consigliere delegato della Città Metropolitana e consigliere regionale poi.
Dopo l’iniziativa che lo scorso marzo nella cornice del Teatro Niccolini ha avuto quale ospite d’eccezione Luciano Violante, un altro evento dedicato al ricordo dello spessore politico-istituzionale e della carica umana dell’ex sindaco Massimiliano Pescini, venuto a mancare il 25 maggio 2024.
“Ad un anno dalla sua scomparsa – dichiara il sindaco Ciappi – il ricordo pubblico che intendiamo dedicare al nostro caro Massimiliano Pescini vuole essere non solo un momento di condivisione, riflessione e arricchimento collettivo”.
“Ma si propone – sottolinea – di continuare ad utilizzare il linguaggio che amava tanto, quello della letteratura, per diffondere il valore della conoscenza, dell’approfondimento partecipato come strumento di crescita democratica di un paese e di una comunità in cui ogni cittadino e cittadina si attiva per valorizzare il rispetto delle pluralità e promuovere la cultura dell’uguaglianza, da contrapporre alla superficialità del pensiero e all’impoverimento espressivo”.
“Un’opera – conclude – che ci piace portare avanti insieme ai personaggi e alle figure dello scenario politico e culturale italiano cui Massimiliano si è ispirato e che tanto hanno influenzato la sua formazione e il suo percorso professionale”.
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