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sabato 27 Aprile 2024
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    Apre un centro per adolescenti in difficoltà al Ferrone. Al posto del centro di accoglienza

    Il progetto sperimentale mira all'autonomia dei ragazzi con l'inserimento in percorsi scolastici specifici e stage

    FERRONE (GREVE IN CHIANTI) – Il Comune di Greve alza il livello di accoglienza aprendo il territorio ad un progetto sperimentale: il Cas (Centro di accoglienza straordinaria) del Ferrone si trasforma in un centro per minori, italiani e stranieri, in difficoltà.

     

    Si chiama “Sprint” (presentato dalla zona Sud Est e approvato e condiviso dalla Conferenza dei Sindaci) ed è il complesso di interventi, specifici e qualificati, che la cooperativa Il Cenacolo, soggetto che gestisce per conto della Prefettura di Firenze i progetti e le azioni mirate all'accoglienza nel territorio grevigiano, realizzerà dalla metà di maggio nella località del Ferrone. Nella frazione è previsto l'arrivo di undici ragazzi dai 16 ai 18 anni.

     

    Si tratta di un gruppo di giovani di cui ancora non si conosce la provenienza che andrà di fatto a sostituire il gruppo attuale, composto da richiedenti asilo indiani e pakistani, e saranno inseriti nell'ambito di un percorso innovativo condiviso dal Comune e dalla Cooperativa. Il progetto, dedicato agli appartamenti per l'autonomia e l'accoglienza residenziale di minori e di neo maggiorenni, prevede l'inserimento dei minori in gruppi di 5 e 6 in due unità immobiliari.

    Gli ospiti saranno inseriti in varie attività finalizzate a favorire e promuovere concretamente processi di integrazione e conoscenza consoni alle esigenze e all'età dei richiedenti asilo. “Due operatori presenti nel centro di accoglienza garantiranno maggiore sicurezza e tutela, con un presidio diurno e notturno che affiancherà i giovani nell'inserimento del tessuto sociale", spiega l'assessore alle politiche per l'integrazione Maria Grazia Esposito.

     

    "Oltre all'apprendimento della lingua italiana, qualora se ne presenti la necessità, che occuperà gran parte della loro giornata, il progetto prevede il raggiungimento di obiettivi legati all'autonomia dei ragazzi come la produzione di pasti, l'igiene della casa, con esperienze, percorsi scolastici, stage e tirocini di tipo professionale nelle realtà del nostro territorio. Un percorso dunque che permetta loro di conoscere il tema del lavoro in Italia. Stiamo pensando ad un eventuale inserimento dei ragazzi nella scuola per contadini attiva a San Casciano e finalizzata a formare operatori agricoli”.

     

    Il progetto è stato presentato alla cittadinanza dall'assessore Esposito, dal presidente del Cenacolo Matteo Conti e dalla coordinatrice del progetto Marilena Macchia. “Su richiesta dei cittadini – conclude l'assessore – abbiamo deciso di stabilire un contatto diretto e costante tra la comunità e la cooperativa per un coinvolgimento attivo e partecipativo alla condivisione del progetto di interazione e integrazione”.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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