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lunedì 7 Luglio 2025
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    In Inghilterra il reality degli… “sbracati” sul divano

    Vi avverto: Questo articolo contiene un linguaggio forte e scene che qualcuno potrebbe trovare disturbanti.

     

    L’ultima novità in fatto di reality TV è un programma dove si filmano delle persone sedute sui loro divani intente a guardare la televisione.

     

    Si chiama “Gogglebox” e viene trasmesso su Channel 4. Quando lessi la pubblicità credevo di aver capito male. Possibile che diventi spettacolo anche spiare gente in casa propria mentre guarda e commenta altri programmi televisivi?

     

    Ebbene sì.  Lo show ha avuto un ottimo successo di pubblico, circa 2.7 milioni di spettatori a puntata come media.

     

    Per dovere di cronaca mi sono sintonizzata e mi sono ritrovata davanti alcune famiglie, coppie di varie età e un paio di  coinquilini sbracati sulle loro poltrone di solito con un drink in mano che criticano i programmi televisivi in onda.

     

    Siamo proprio arrivati alla frutta, al capolinea della televisone autoreferenziale.

     

    Da anni ormai siamo invasi dai reality show, il “Grande Fratello” in molteplici varianti è storia vecchia. Qui spopola “Geordie Show”, la versione oscenamente britannica del “Jersey Shore”, ambientata a Newcastle.

     

    Tempo fa hanno mandato in onda “Compulsive cleaners” che invitava persone ossessionate con la pulizia in case non descrivibili per il degrado e la sporcizia.

     

    Questo scambio avrebbe dovuto aiutare entrambi, e mentre uno superava il terrore dei batteri la casa dell’altro veniva pulita e lucidata. Lo highlight era una signora che divideva l’appartamento con quattro capre.

     

    Ormai sono datati i reality ambientati nelle canoniche dove i preti vengono filmati durante le loro vita quotidiana o alle prese con secolari tentazioni, e non fa certo scalpore uno show sulle paure del volo che riprende passeggeri terrorizzati nell’atto del decollo.

     

    A spiare appuntamenti romantici siamo abituati, meno a vedere la vita dentro un ospedale psichiatrico o nel pronto soccorso di una grande città.

     

    Mentre cerco un film la sera mi ritrovo a dover svicolare tra corsie di ospedale e pazzi che litigano, cuochi che cercano di non bruciare il soffritto, fidanzati che scelgono la torta nuziale, coppie che si sono scambiate un coniuge o gente che si sta facendo riarredare la casa.

     

    Celebrità sull’isola, in riabilitazione, gente che si fa filmare in maternità mentre ha le doglie o gente sovrappeso che tenta di dimagrire.

     

    Sono esterrefatta. So che dovrei buttare via la tele, e in alcuni periodi l’ho fatto di non accenderla per mesi.

     

    Per ora sfuggo ai reality più in fretta che posso e cerco un film o una buona serie televisiva, che per fortuna ancora in Inghilterra riescono a produrre.

     

    Anche i documentari sulla BBC4 sono una delizia e riescono a rendere interessanti anche uno studio sulle muffe o la storia dei disturbi mentali dei sovrani inglesi.

     

    Mi chiedo perchè sembriamo meno interessati alla fantasia e alle storie e sempre più ossessionati da noi stessi e dalla rappresentazione di noi stessi.

     

    Ho un’idea favolosa per un programma! Una telecamera puntata verso le nostre facce, che ci guarda e ci registra. E noi che ci guardiamo in TV.

     

    Specchio specchio delle mie brame…

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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