spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
domenica 6 Luglio 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Le mappe digitali dell’Ecomuseo del Chianti

    Ci sono anche tante storie di persone, più o meno note sul territorio o affermate a livello internazionale, nelle mappe digitali dell'Ecomuseo del Chianti pubblicate da qualche mese sul portale www.ecomuseochianti.org grazie all'omonimo progetto promosso dai Comuni di Castellina, Gaiole e Radda in Chianti e Castelnuovo Berardenga con la direzione scientifica di Fondazione Musei Senesi.

     

    Un'iniziativa che, in forme e modalità calibrate su ciascuno dei quattro contesti locali, ha incentivato la partecipazione delle rispettive comunità e portato alla realizzazione di una raccolta sistematica di informazioni e aneddoti sul territorio, organizzata in 250 schede multimediali e suddivisa per categorie concettuali, con l'obiettivo di integrare e valorizzare ulteriormente il patrimonio materiale e immateriale: da quello architettonico e infrastrutturale a quello ambientale e naturale, dagli aspetti storici e sociali a quelli artistici e culturali.

     

    Per favorire i contributi dei cittadini sin dalle fasi di selezione dei contenuti e di raccolta delle informazioni, la coordinatrice del gruppo di ricerca, Valentina Lusini (in foto), del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell'Università degli Studi di Siena, ha coinvolto alcuni soggetti “di primo piano” per competenze ed esperienze professionali sul territorio.

     

    Oltre al recentemente scomparso Maurizio Carnasciali, Irene Barrese, Eleonora Belloni, Serena Castignoni, Ylenia Civitelli, Massimiliano Coviello, Marco Firmati, Pietro Meloni, Michele Occhioni, Massimo Pianigiani, Francesca Rosini, Sandra Santoni e Giulia Vivi.

     

    Questo gruppo di lavoro ha quindi attivato una rete estesa di contatti e collaborazioni, coinvolgendo un centinaio di persone e soggetti associativi che, in maniera più o meno formale o popolare, hanno messo a disposizione i propri saperi e le proprie storie con quell'approccio spontaneo e generoso che ancora dà il segno del tessuto sociale delle nostre comunità.

     

    I criteri di individuazione delle fonti sono stati quanto più laici e pragmatici: queste non sono state scelte per i propri titoli accademici o professionali, ma soprattutto per quello che potevano sapere e restituire, attraverso interviste, su uno specifico argomento, episodio o personaggio, in forma più o meno scientifica, autobiografica o narrativa.

     

    Perchè l'Ecomuseo è anche e soprattutto questo: un percorso di crescita di consapevolezza su sè, sul proprio genius loci e sulla propria storia, non necessariamente ufficiale, da parte di una collettività.

     

    Una buona parte dei personaggi che costituiscono i soggetti delle schede passeranno, molto probabilmente, anche da questa stessa rubrica. Nel frattempo, l'invito è di fornire il proprio “wiki” contributo alle mappe attraverso la sezione

     

    Segnala dello stesso portale, in modo che il lavoro di censimento, elaborazione e pubblicazione di nuovi contenuti possa arricchire il portale dell'Ecomuseo del Chianti in termini qualitativi e numerici.

     

    Con la consapevolezza che tutto questo non può che rafforzare la conoscenza del territorio, le relazioni che lo animano e il senso stesso di comunità.

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...