Il dragon dreaming come metodo di riflessione, elaborazione e realizzazione di azioni virtuose per il benessere individuale, collettivo e dell'ambiente.
E' da un workshop informale ospitato, nel 2009, in un'abitazione immersa nella campagna castellinese, alla presenza dello stesso John Croft, teorico del dragon dreaming, che l'associazione “Anima Terra” ha preso corpo e consapevolezza delle proprie sensibilità in campo ambientale, maturando l'idea di intervenire nel contesto locale con azioni piccole quanto misurabili ed efficaci.
La crescita personale e della comunità per apportare beneficio alla Terra: con tale approccio l'associazione ha pianificato e realizzato, negli anni, vari progetti per la tutela dell'ambiente e della biodiversità, con gli obiettivi di diffondere conoscenze e buone pratiche e di promuovere stili di vita rispettosi dei limiti della sostenibilità del pianeta e dei suoi elementi.
Una caratteristica del gruppo, probabilmente uno dei suoi principali punti di forza, risiede nell'eterogeneità dei suoi componenti, sia dal punto di vista professionale e culturale, con competenze diffuse che spaziano dall'architettura all'agronomia, passando per la storia dell'arte, sia in termini di radici e provenienze.
Oltre a Gisela Barche dalla regione tedesca della Ruhr e all'australiana Justine Cant, compongono la prima linea di “Anima Terra” le meridionali Valeria Sodano e Maria Marino, i romani Carlo Baracco e famiglia, le settentrionali Rossella Andolfo e Carmen Zugnoni e l'autoctona Edi Mori.
Tutti accomunati, oltre che da un profondo sentimento per il territorio chiantigiano e il suo patrimonio naturale, da una matura consapevolezza dei limiti dei sistemi economici e produttivi che oggi governano il mondo.
Il primo progetto dell'associazione, nel 2010, si è legato alla riscoperta e alla valorizzazione del fiordaliso, un fiore caratteristico del paesaggio locale fino a pochi decenni fa, ma che nel tempo rischia progressivamente di scomparire.
Così, recuperando anche i ricordi dei più anziani “per quel colore che non c'è più – recita il depliant informativo del progetto – per quel blu straordinario ed essenziale che si mescolava al grano e al papavero”, "Anima Terra" ha reperito i semi e individuato un terreno per la loro posa; una volta maturata la fioritura e generati nuovi semi, questi sono stati donati all'Orto Botanico di Siena come patrimonio genetico territoriale.
Inevitabile, poi, il contatto con il mondo della scuola per chi intende lavorare con finalità culturali, educative e di sensibilizzazione.
Così è nata un'altra importante iniziativa, nel 2012: la realizzazione del Calendario della frutta e della verdura di stagione in Toscana con la preziosa collaborazione grafica di Patrizia Vanni e il contributo dell'amministrazione comunale di Castellina in Chianti.
Un quadro schematico e puntuale sui ritmi biologici naturali, sulla tempistica di maturazione e la reperibilità dei prodotti agricoli, nei campi e negli orti, per ribadire il valore della stagionalità nell'epoca in cui si trovano, ormai con facilità, anche fragole in inverno e arance in estate.
Un'azione culturale destinata agli alunni, e di rimando alle loro famiglie, che parte da elementi conoscitivi essenziali per promuovere consapevolezza sulla genuinità del prodotto locale fresco, e che ben si accompagna alla crescita generale di attenzione e interesse sui temi della filiera corta e del chilometro zero.
Con la consueta attenzione a coniugare l'obiettivo di valore ambientale e il coinvolgimento partecipativo della comunità locale, l'associazione è intervenuta nel 2014 con un'azione di profilo sociale nel giardino del Centro per anziani Virginia Borgheri, piantando alberi da frutta poi corredati dai disegni dei bambini dell'asilo nido e della materna locale.
E, se una delle principali sfide del futuro riguarderà la gestione dei rifiuti e dei cicli del loro smaltimento, “Anima Terra” non si farà trovare impreparata.
Dopo la realizzazione del Manuale di facile consultazione per la raccolta differenziata, promosso in un incontro pubblico a fine 2013 e distribuito alla cittadinanza, e di un altro opuscolo informativo che riporta, tra varie curiosità, un'interessante Storia dei rifiuti a Castellina: le testimonianze degli abitanti, per le prossime settimane è già pronta un'ulteriore azione di sensibilizzazione, sempre in collaborazione con l'istituto scolastico castellinese e rivolta al target dei più piccoli.
Attraverso un questionario, ai bambini delle elementari sarà chiesto di produrre idee e proposte sui processi di gestione dei rifiuti nella prospettiva di tutelare il futuro loro e del pianeta: visioni e suggestioni che saranno poi oggetto di un allestimento espositivo fruibile al pubblico.
Dal punto di vista pratico-operativo, inoltre, con il ricorso a esperti del settore come Antonio Di Giovanni, membro del team operativo di Rossano Ercolini nel centro di ricerca “Rifiuti Zero” del Comune di Capannori, le classi parteciperanno a tre diversi laboratori: alla I sarà fornita l'informazione di base per il corretto conferimento dei rifiuti; allla II e alla III una dimostrazione di come si può produrre carta riclata e, alla IV e alla V, una panoramica sulla vita e il grado di deperibilità dei vari materiali.
“Riduciamo, ricicliamo, reinventiamo” è lo slogan del progetto complessivo che esprime, sin dalla scelta dei termini, anche una visione ciclica sull'andamento delle cose, nel pieno spirito della filosofia croftiana.
Sarà anche per questo che, non ancora esaurita quest'azione, le donne e gli uomini di “Anima Terra” hanno già proiettato lo sguardo verso le prossime iniziative, aperte alla collaborazione degli altri soggetti del tessuto associativo chiantigiano e ai contributi di chi ha a cuore il futuro del pianeta.
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