Una vera e propria istituzione musicale e non solo, con oltre un secolo e mezzo di vita, fondata nel 1857 dal farmacista Fabio Bianciardi e recentemente riconosciuta, nel 2011, “gruppo amatoriale di interesse nazionale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nell'ambito delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia.
Se si parla della storia del Comune di Castellina in Chianti, possiamo sostenere che la Società Filarmonica accompagna pressochè da sempre ogni iniziativa pubblica, con repertori bandistici più o meno tradizionali, o aggiornati, che finiscono per costituire la colonna sonora della vita sociale e ricreativa, nel tempo, della comunità.
Per citare le ultime decadi, dalla festa della Liberazione a quella della Repubblica; dall'accompagnamento alla processione dei bambini per la Rificolona alle solennità religiose più canoniche e ufficiali, come il Corpus Domini o in onore al patrono paesano San Fausto.
E ancora, dalle proprie iniziative calendarizzate nel mese di dicembre per omaggiare Santa Cecilia, patrona di strumentisti e cantanti, a “Musica e…”, la manifestazione, ormai col marchio di fabbrica, con la quale la Filarmonica, generalmente agli inizi di giugno, propone un cartellone di iniziative nate anche da sinergie e collaborazioni attivate con altre formazioni bandistiche, provenienti dal resto della Toscana o da contesti extraregionali, così come con i soggetti più affini e complementari del tessuto associativo locale.
Con un'attenzione e un'apertura verso le altre forme di espressione artistica che spiegano come dall'alveo della Filarmonica siano nate e si siano sviluppate, a partire dalla fine degli anni'90, altre realtà importanti per la socialità castellinese come il coro W Voce e il gruppo teatrale degli Squattri-Nati, che viene anche accompagnato dal vivo dagli elementi della banda in occasione della realizzazione dei propri spettacoli.
Ma se i concerti, le performance e le partecipazioni pubbliche, oggi preparati e diretti dal Maestro Marco Piattelli dopo alcuni anni di proficuo lavoro portato avanti con l'omologo Fabio Bastianoni, sono gli elementi più tangibili e visibili (anzi, udibili in questo caso) dell'attività bandistica, è nell'intenso lavoro dietro le quinte che la Filarmonica genera i maggiori benefici per la collettività castellinese, grazie all' impagabile passione dei tanti soci e volontari coordinati dagli onnipresenti Massimo Milanesi, Folco Vettori, Samuele Corti, Mirella Bucciarelli, Antonella Bartalini, Giulio Viti, Andrea Nardi, Daniela Gori, Paola Umiliati, Giovanna Lusini, Carlo Cinatti e Marzia Carrai.
Costanti ed eterogenee le proposte di natura didattica come i corsi musicali, individuali e di gruppo, rivolti al target dei più giovani e tenuti da insegnanti qualificati nei sempre utili locali comunali della “Casa dei Progetti”.
Dall'insegnamento dei “tamburini”, che introduce i più piccoli alla scoperta della ritmica, a quello dei fiati e di tutti i principali strumenti bandistici in una logica di prospettiva e nel segno dello slogan Sarà Banda: formare oggi per avere, domani, il fisiologico, prezioso e necessario ricambio generazionale nella formazione bandistica.
Pare proprio la costante capacità di attrarre e accogliere nuove leve, a partire dalla tenera età, per accompagnarle progressivamente nel mondo della musica, senza creare false aspettative ma proponendo sempre i giusti stimoli, la virtù più importante e determinante per la Filarmonica ai fini della propria perpetuazione nel tempo.
Strategicamente, l'azione didattica ed educativa dell'associazione, anche grazie al costante dialogo e sostegno dell'amministrazione comunale e dell'istituto didattico comprensivo di riferimento, si diffonde anche tra i banchi delle scuole elementari e medie castellinesi, dove i laboratori musicali sono inseriti a pieno titolo nei piani dell'offerta formativa allo scopo di avviare i bambini alla musica, consentendo loro di entrare in contatto diretto anche con strumenti che, altrimenti, difficilmente avrebbero potuto sperimentare.
Oltre a tutto questo, sconfinando dalla stretta pertinenza musicale, la Filarmonica si rende protagonista dell'organizzazione e dell'animazione di alcune feste paesane come il Carnevale.
Come ogni istituzione autorevole che si rispetti, anche la Filarmonica ha il suo organigramma, puntualmente rieletto nelle forme assembleari, e le sue figure di vertice: tra le molte e illustri personalità che hanno ricoperto il ruolo della presidenza, ci fa piacere ricordare il compianto Benedetto Milanesi, in carica dal 1994 al 2004, e quella attuale, Maria Cristina Diaz Ferrè, moglie del noto cantautore francese Lèo.
Intorno al 1870, il primo presidente, Carlo Borgheri, aveva elaborato uno statuto che, al primo articolo, recitava: “La Società Filarmonica di Castellina in Chianti ha come oggetto delle sue attività di incoraggiare lo studio della musica, provvedere all’organizzazione e al funzionamento di un corpo bandistico e promuovere ogni altra attività idonea alla diffusione e all’amore per la musica”.
Oggi possiamo dire bravi a tutti: missione decisamente compiuta.
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