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lunedì 16 Giugno 2025
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    “Caro Federico hai sbagliato… non si prende in giro la gente così”

    Ma perchè, mi domando io… Perchè… . Bernardeschi fino a oggi era stato perfetto.

     

    In campo quasi sempre impeccabile, trascinatore, goleador, cresciuto tantissimo.

     

    Fuori dal campo poche chiacchiere nonostante tutto, interviste sempre intelligenti e senza una parola fuori posto. Uno dei pochi che ho sempre difeso a spada tratta, proprio io che mi diverto a rompere le palle a tutti.

     

    Contro l’Inter sbaglia un rigore, lo stadio se lo sbrana vivo (quei fischi furono vergognosi) e immancabilmente viene anche sostituito dal solito simpatico mister Sousa. Non si fa prendere dall’agitazione, alza le mani e chiede scusa, un gesto da grandissimo.

     

    Ieri toccherebbe a lui calciare il rigore, ma chissà perchè Kalinic si riscopre egoista, gli strappa il pallone di mano e lo va a calciare malamente. Federico non si incazza, va lì ed è il primo a confortarlo.

     

    Si comporta da leader, in campo è un leader, non sbaglia nulla.

     

    E poi quell’inutile gol al 93’. Che lo fa sbroccare. Quel “pezzi di merda” che è innegabile dal labiale.

     

    Ce l’ha col pubblico, anche se non lo ammetterà mai. Solo lui in cuor suo sa a chi era diretta quella frase, ma io la vedo così. Poi ufficialmente la indirizzerà a chi vorrà.

     

    È frustrato, vive un momento complesso. Il rinnovo più importante della sua carriera, una situazione delicata che potrebbe precipitare in un attimo vista l’abilità della proprietà a mettere regolarmente la piazza contro Prandelli, contro Montella o contro il capitano di turno

     

    E lui ci è cascato. Ha ceduto al nervosismo e a fine partita dichiara che “è difficile giocare in un ambiente così”. Che loro sono uomini e che ce la mettono sempre tutta anche se non si vede, forse.

     

    Si sente aggredito Federico, si sente spalle al muro e allora probabilmente se non sente più neanche il calore del suo pubblico preferisce andarsene.

     

    Perchè diciamocelo, già rimanere qui con queste premesse sarebbe dura anche per un fiorentino sfegatato, viste le offerte che sembrano arrivargli. Se poi uno non sente più neanche quel fuoco dentro dei primi tempi…  . Ha preferito rompere con la piazza in questo modo, per giustificare un divorzio difficile da accettare.

     

    Federico, se è andata così, hai sbagliato.

     

    Non si prende in giro la gente. Era tuo dovere prenderti le tue responsabilità come hai sempre splendidamente fatto fino a oggi, come un campione navigato. Brutto parlare di “ambiente” quando sono stati giocate decine di partite infami a dire poco. Il pubblico è il motivo per il quale voi giocate a calcio, vi prendete applausi e fischi. E se giocate certe partite, non è per colpa dell’ambiente, ma per colpa vostra.

     

    Era tuo dovere dire: non ho più stimoli per rimanere qui. Chiedo scusa, ci ho pensato molto, è una decisione sofferta. Ho deciso di non rinnovare e di andarmene. Non era difficile. Era legittimo.

     

    Da uno come te me lo aspettavo, tutti ti avrebbero capito. Perchè tutti piano piano stanno arrivando a capire cosa sta accadendo, come viene gestita questa squadra. Sappiamo che non c’è la minima armonia tra dirigenza e allenatore, tra dirigenza e calciatori. Che comanda solo una persona che non sopporta per altro il ruolo che viene obbligato a ricoprire.

     

    Ma messa così è una mossa vigliacca.

     

    Spero di aver interpretato male, spero che riuscirai a spiegarti meglio. Ma temo di aver capito bene. E sono deluso.

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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