Gentile redazione del Gazzettino del Chianti vi chiedo cortesemente di prendere in considerazione questa mia in risposta alla replica sui centri estivi.
Sta diventando una serie.
# Critiche ai centri estivi, Viva rilancia: “Lettere ammaestrate e repliche piccate. Abbiamo colpito nel segno…?”
Centri estivi parte seconda. Arrampicata sugli specchi nel Chianti.
Avete presente quando si dice “mi sono cascate le braccia”? Ecco a me sono cascate. Ma davvero non riuscite ad accettare che qualcuno abbia un’opinione diversa dalla vostra?
E per questo dovete andare a cercare cause recondite, macchinazioni. E per questo prospettate visioni poco gradevoli di persone ammaestrate.
Vorrei dirlo chiaro e semplice: non sono ammaestrata, la penso diversamente da voi. Punto.
Ho detto che i centri estivi hanno rappresentato una bella esperienza per mia figlia, che per lei sono stati un piccolo paradiso fatto di attivitĂ e divertimento.
Ho affermato che l’iscrizione non era una gara ad ostacoli ma una semplice procedura alla portata di tutti. E lo dico di nuovo.
L’argomento principale poi sono i bambini, è al loro interesse che dobbiamo guardare. Mia figlia si è trovata talmente bene che l’ho iscritta anche la prossima settimana (quindi non terminano il 30 giugno) e mi ha detto “che regalone mamma!”.
E allora perchĂ© scomodare altro e offendere? A me hanno insegnato che chi arriva all’offesa è perchĂ© non ha altre armi.
Se una bambina o un bambino è felice per qualcosa, lo possiamo affermare serenamente o bisogna andare a scovare argomenti volgari e offensivi!
Ho facoltà di libertà di parola o bisogna soppesare con sospetto ogni pensiero personale? E poi alleggeriamo i toni, anche prendersi troppo sul serio è un limite.
Chi lavora bene va incoraggiato, un buon progetto va sostenuto così come un figlio, se si può ed è cosa giusta e ponderata, va accontentato. Concetti semplici, chiari diretti. Fatti e non politica.
Grazie per l’attenzione.
Lisa Gonnelli
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