GREVE IN CHIANTI – Sabato 21 ottobre tra gli scaffali di libri della biblioteca comunale di Greve in Chianti è proseguito il progetto della Sēnlín Production con un cortometraggio che racchiude il significato del loro progetto.
“Non giudicare il libro dalla copertina, questo il titolo del cortometraggio – dicono Elisa Ditta e Marta Falconi – Il nostro progetto rimane quello di realizzare una serie tv The Stranger©, girata tra Taiwan e l’Italia, dove gli attori italiani e cinesi, affrontino temi importanti e delicati come l’omosessualità e la violenza sulle donne”.
“Il cortometraggio di oggi, serve per continuare sulla promozione del progetto – spiegano – Il primo crowdfunding ci ha dato la possibilità di essere qui e di prepararci alla partecipazione di svariati concorsi con questo materiale. Siamo certe che otterremo dei buoni risultati che ci permetteranno di trovare quei finanziamenti necessari per realizzare il nostro sogno”.
“Quattro attori – proseguono – Davide, Giulia, Yasmine ed Andrea, tutti provenienti dalla scuola di teatro Reims ma con storie passate diverse”.
“Tra chi si è approcciato da poco a questo mondo – spiegano – a chi, come Yasmine è già diplomata presso l’Accademia Teatrale di Firenze Pietro Bartolini ed è stata più volte davanti alle telecamere. Tutti però sono qui volontariamente, per provare una nuova esperienza, ma soprattutto per i temi importanti che si vogliono affrontare”.
“Il cortometraggio – raccontano – un cortometraggio sugli… equivoci degli sguardi”.
“Adesso cerchiamo finanziatori – continuano Elisa e Marta – attraverso il cortometraggio e le varie iniziative che vogliamo fare per promuovere il progetto. Lo step successivo sarà mettere in scena uno spettacolo teatrale, per poi arrivare alla serie tv”.
Da Strada in Chianti a Taiwan: progettando una serie tv su violenza sulle donne e omosessualità
“Sappiamo che è un progetto ambizioso – concludono – siamo due donne che sono uscite dalla nostra consuetudine ed abbiamo deciso di affrontare di petto ed in prima persona questioni molto delicate, in Italia, perciò immaginatevi in Asia, ma sentiamo il bisogno di provarci e sappiamo di aver le capacità per realizzare il progetto”.
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