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mercoledì 28 Maggio 2025
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    Polemica-debiti: lettera aperta di Pietro Roselli

    Guardate, molto serenamente, io sostengo questa amministrazione sancascianese che ho ovviamente votato e voglio continuare a sostenere, perchè vi conosco e sono profondamente convinto che state facendo di tutto per il bene di tutti.

     

    Però quando leggo che chi ha amministrato prima di voi ha lasciato solo debiti mi ribolle il sangue, non è un problema mio è che per realizzare quelle opere, che oggi probabilmente sarebbe impossibile, ci siamo arrabattati fino all'inverosimile e quegli obiettivi che non sono mai stati il frutto di scelte individuali ma sempre il risultato di programmi, programmi che si sono formati nel vivo di un continuo confonto con tutta la società, e non sempre abbiamo fatto tutto quello che veniva richiesto e sarebbe stato bello e forse anche necessario, abbiamo come sempre dovuto scegliere e fissare le priorità ( scuole, palestre, biblioteca, fogne , acquedotto, strade, parcheggi, piazze) in sostanza migliorare i servizi essenziali e dare davvero qualità e "dignità" al territorio.

     

    E' chiaro che per fare questo abbiamo investito denari e le tante operazioni finanziarie che sono seguite con ricontrattazioni dei mutui, emissione dei Boc (sono obbligazioni tipo i Bot dello Stato) fino a vendere i debiti, operazioni che sono sempre state valutate oltre che sulla convenienza del tasso anche sulla durata per evitare un gravame troppo oneroso per gli anni futuri.

     

    E credetemi è vero che il mondo è cambiato ma a San Casciano l'attenzione a curare bene i servizi alla persona  dai piccoli agli anziani, sempre con una straordinaria attenzione ai più deboli, è sempre stata in capo alle priorità, c'era fortemente in coloro che hanno amministrato prima di noi, è proseguita ed oggi apprezzo che con impegno e tenacia venga migliorata .

     

    Devo però fare qualche presisazione sul bilancio. Sinceramente dall'articolo sul Gazzettino, ma anche dal comunicato della Giunta, sembrava che per alleggerire il bilancio fossero stati estinti dei mutui e restituiti 10 milioni alle banche per poi non avere più rate di ammortamento sul bilancio corrente. per questo ho espresso la mia forte contrarietà.

     

    Poi invece scopro, guardando sul sito del Comune che i 10 milioni non sono altro che il normale pagamento delle rate di ammortamento degli ultimi anni. ora io avrò letto male l'articolo ma sinceramente a fronte di una gestione ordinaria del debito non comprendo quali sono state queste grandi azioni di risanamento e restituzione della "dignità" al territorio.

     

    Voi mi chiedete, ironicamente, come si fa a non restituire i debiti alle banche, avete ragione, anche se confesso qualche volta in questo mondo governato dalla finanza mi torna in mente l'euforisma di Bertold Brecht "cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca" oppure la battuta di Paolo Rossi fatta nell'ultimo spettacolo al Niccolini di San Casciano "se avessi paura di sputtanarmi avrei fatto il banchiere", purtroppo anche ob torto collo i soldi vanno restituiti e con gli interessi. però la ristruttutazione del debito non è il normale pagamento  delle rate, ma è fare quelle operazioni, consentite dalla legge, che alleggeriscono la spesa corente.

     

    A parte quelle fatte al mio tempo, la prima fu la generale ricontrattazione agli inizi del mandato che ci consetì il recupero di risorse con le quali finanziammo il rifacimento delle fogne, la pavimentazione in pietra e la nuova illuminazione del centro storico. poi ricordo nel 95 un'altra significativa estinzione anticipata dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti con emissione di obbligazioni, operazione economicamente vantaggiosa curata dal sindaco Ornella Signorini e assessore Masi.

     

    Oggi, visto che i tassi sono abbassati è probaile anche il mercato offra qualche nuova possibilità.

     

    Voglio concludere ricordando che, a proposito d'indebitamento, quando ero sindaco fino al 2004 l'ammontare del debito da mutui consentito per legge era del 25% rispetto al totale delle entrate dei primi tre titoli del penultimo esercizio, poi questo tetto è stato abbassato al 12% poi è fluttuato al 15%, poi all'8% oggi è al 10% e capisco che rende impossibile nuovi investimenti.

     

    Però amici e compagni dobbiamo essere corretti a raccontare le cose come stanno, io ho lasciato il comune con un debito (leggete il bilancio del 2004) con una percentuale del 10,91%, ripeto,  a fronte di un limite consentito per legge fino al 25% , poi l'amministrazione Signorini lo ha ridotto all'8,94%  a fronte di un  limite del 15%.

     

    Oggi, sul sito ho visto fino al bilancio 2013 il debito è all'8,20% a fronte di un limite fissato dal Governo all'8%  (per il 2015 dovrebbe essere il 10%).

     

    Vedete, comprendo bene le vostre difficoltà, ma lasciatemelo dire in forma un pò retorica ma politicamente corretta (anche se come è di moda chi ha passato i 60 deve, in silenzio, solo lasciar correre il "nuovo verso") più che guardare al passato dovete scrollare e pretendere di più dal Governo in corsa.

    di Pietro Roselli

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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