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lunedì 27 Marzo 2023
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    Crisi-Testi, Toccafondi e Sguanci (Italia Viva): “Il cementificio non deve chiudere”

    Sono rispettivamente deputato e consigliere regionale (entrambi sono fiorentini) di Italia Viva: "Il nuovo ministro del lavoro Orlando prenda in mano la situazione"

    GREVE IN CHIANTI – “La chiusura del cementificio Testi di Greve in Chianti non ha nessun motivo concreto”.

    A dirlo sono Gabriele Toccafondi e Maurizio Sguanci, rispettivamente deputato e consigliere regionale (entrambi sono fiorentini) di Italia Viva.

    E anche loro fanno pressione pubblica perché sul cementificio i fari restino ben accesi. E si lavori prima di tutto a una soluzione che ne eviti la chiusura.

    “L’azienda Buzzi Unicem – proseguono – proprietaria anche dello stabilimento piemontese di Arquata Scrivia, ha comprato la fabbrica nel 2019 quando era già in piena crisi”.

    “Non può – rilanciano – adesso, appellarsi a questo motivo per giustificare la decisione di chiudere tutto”.

    “La ripresa economica, toscana, e non solo – continuano Toccafondi e Sguanci – passerà anche dal mercato edilizio e il cementificio può avere un ruolo chiave”.

    “Facciamo un appello – dicono ancora – al neo ministro al lavoro Andrea Orlando e al consigliere del presidente regionale Eugenio Giani per la gestione delle crisi aziendali, Valerio Fabiani, affinché prendano in mano la situazione”.

    “Dobbiamo assolutamente scongiurare – concludono Toccafondi e Sguanci – il rischio dei licenziamenti e di perdere una preziosa azienda per il territorio”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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