GREVE IN CHIANTI – In silenzio, quasi in punta di piedi, i fedeli sono entrati nella chiesa di Santa Croce per la veglia di preghiera per Lucrezia, mentre i bambini della cresima hanno deposto sull’altare maggiore uno per volta piccoli lumini, uno per ogni anno di vita di Lucrezia Borghi.
Nelle prime panche anche il sindaco Paolo Sottani: tanti grevigiani sono qui, lui li rappresenta tutti.
Poi le parole di don Flavio Rossetti, il brano di Ligabue “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo” di don Luca Albizi, che è tornato in quella che una volta era la sua chiesa. Dove Lucrezia era una catechista entusiasta.
Poi il brano del Vangelo di Giovanni e le riflessioni Misericordias Domini, in aetemun cantabo. Così piano piano la grande chiesa si è fatta piccola per accogliere le tante persone che si sono raccolte nella notte di martedì 22 marzo.
Una triste notte dove le mani dei presenti si cercano, si stringono, le lacrime bagnano i volti degli adulti e dei più piccoli, in particolare delle ragazzine, volti puliti, mentre i violini lasciano senza fiato mentre i maestri Adrian Sylveen e Luca Rinaldi eseguono brani di Bach, un adagio in Re minore.
Poi le lettere degli amici: "La morte non è niente, sono solamente passato dall’altra parte….non sono lontano, sono dall’atra parte, proprio dietro l’angolo…asciuga le tue lacrime e non piangere, se mia ami: il tuo sorriso è la mia pace".
E ancora: "Se solo avessimo saputo, ti avremmo detto quella parola in più… sarai grande e rimani qui, o lì o dove vorrai; ma sempre con noi. Ti vogliamo bene amica nostra. Ci addormentiamo tutti stanotte Lu, però anche se questo paese ti è sempre stato un po’ stretto, fai uno sforzo per noi, l’ultimo Lu; resta qui. Sorridi . Noi restiamo a guardare. Un abbraccio, mille".
Lucrezia tornerà nel suo paese giovedì 24 marzo alle 16.30 nella chiesa di Greti, mentre le esequie probabilmente si terranno la mattina di venerdì.
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di Antonio Taddei
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