La storia di ripete ogni quattro anni e, si sa, anche quelli che normalmente si professano anti-calcio o estranei alla fede del pallone, finiscono inevitabilmente per essere risucchiati dal vortice della passione per i Mondiali di Calcio!
Ma quante squadre godono del privilegio di essere supportate da una nazione straniera durante questo campionato? LItalia sì, senza dubbio ha questa fortuna. E noi, dalla nostra isola, ne siamo ancora una volta testimoni.
Di fatto, non solo gli italo-maltesi e i numerosi italiani residenti a Malta supportano la nazionale italiana, ma sono proprio i maltesi a gridare “Forza Azzurri” con la stessa partecipazione e lo stesso coinvolgimento degli italiani.
E non è strano veder sventolare sui balconi la bandiera tricolore o sentire suonare i cellulari con l’inno di Mameli.
Magra consolazione si dirà. Ma nonostante l'orribile prestazione e la clamorosa sconfitta con la Costa Rica (è una vera maledizione quella della seconda partita degli azzurri, che non la vincono dai mondiali del ’98), e poi l’uscita definitiva in seguito all’umiliante incontro con l’Uruguay, nel cuore di questo popolo batte il tricolore.
Difatti, è stato soprattutto in occasione della prima partita dell’Italia, conclusasi con il 2-1 contro l’Inghilterra, che il lungomare di Marsalforn – sul quale si affaccia il nostro bar – è stato letteralmente inondato da una rumorosa folla in festa.
A Malta, infatti, Italia- Inghilterra significa derby. Il tifo calcistico è storicamente spaccato a metà tra chi è pro-Italia e chi supporta l’Inghilterra.
La questione ha delle evidenti radici storico-politiche, dal momento che Malta è stata fino al 1964 una colonia britannica. Ma prima ancora di diventare parte dell’impero inglese, aveva avuto stretti rapporti con l’Italia (l’italiano è stato lingua ufficiale fino al 1934).
Addirittura, dopo la fine del primo conflitto mondiale, nell'isola si sviluppò un movimento irredentista a favore dell'unione con l'Italia, che tuttavia non riuscì nel suo intento.
L’anima italiana dell’arcipelago, difesa con ardore da uomini che credevano profondamente nell’antichità della tradizione italiana a Malta, non fu mai vista di buon occhio dal governo britannico.
Così, durante la seconda guerra mondiale, gli inglesi avviarono un forte processo di deitalianizzazione.
Tuttora, politicamente, sembra che i partiti siano divisi tra filo-italiani e filo-inglesi: i laburisti, negli anni ’50, aspiravano ad un’integrazione con l’Inghilterra, mentre il Partito Nazionalista si era sempre dichiarato, culturalmente e intellettualmente, vicino all’Italia.
I mondiali di calcio portano i maltesi a rivivere questo antagonismo con molto fervore, anche se in realtà, l’unico vero confronto si ha su questioni prettamente calcistiche.
Ed ecco che sulle bacheche di Facebook spuntano come funghi, fotografie, vignette, e molto altro ancora, per manifestare pubblicamente la propria religione in campo internazionale.
Da parte nostra, abbiamo accolto quest’occasione per trascorrere ore piacevoli in compagnia dei nostri amici “internazionali”… .
Adesso che il sogno dell’Italia vincitrice è sfumato, da Gozo non ci resta che consolarci con un bicchiere di Chianti e… che vinca il migliore
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