IMPRUNETA – Il “Palio” del Peposo, la sfida gastronomica tra i quattro rioni più attesa a livello gastronomico a Impruneta, è ancora una volta… rosso.
Il premio per la versione migliore del piatto tradizionale di Impruneta è stato infatti vinto ancora una volta da Tiziano Baldi, del rione Fornaci, vero e proprio “top player” in questa ricetta.
Secondo classificato il Rione Sante Marie, terzo il Rione Sant’Antonio e quarto il Rione Pallò.
“Nelle cose che mi piacciono ci metto l’impegno – spiega Tiziano Baldi, che da anni è colui che cucina il Peposo sulle Fornaci – e sicuramente è servito per vincere anche questa volta; per me si tratta della sesta vittoria nell’ambito di questa manifestazione”.
“Naturalmente è un lavoro collettivo – tiene a dire – le mie collaboratrici sono state importantissime per ottenere questo risultato”.
Le quattro preparazioni sono state giudicate nel pomeriggio di oggi dalla giuria di qualità, selezionata da Matteo Pucci direttore del Gazzettino del Chianti.

Composta da Leonardo Romanelli, presidente di giuria (critico enogastronomico ed esperto di vini), Paolo Gori (trattoria “Da Burde”), Giovambattista Fabiani (macelleria Fabiani, Greve in Chianti).
E poi Francesco Coniglio (docente di Cucina presso la scuola Alberghiera “A. Saffi” di Firenze), Benito Zappa (docente di Sala presso la scuola Alberghiera “A. Saffi” di Firenze).
“Rispetto anche alle altre partecipazioni, ritengo che la qualità delle preparazioni assaggiate è stata molto alta, addirittura cresciuta anche la rispondenza al disciplinare” dichiara Leonardo Romanelli.
“Sono stati tutti peposi – rimarca – che serviti anche in un ristorante farebbero veramente la loro figura. Tutti hanno rispettato quella che è la tradizione, esaltano la preparazione intesa come cottura e utilizzo del pepe e del vino”.
“Ma soprattutto – conclude – non si sono trovati ingredienti aggiunti, che non hanno legame con la ricetta originaria”.
La manifestazione, organizzata dall’Ente Festa dell’Uva con il patrocinio del Comune di Impruneta, da quest’anno ha spostato le proprie date dalla seconda settimana di settembre al centro di novembre.
E una location d’eccezione, i loggiati del Pellegrino, recentemente restituiti alla comunità dopo il lavoro di restauro che ha permesso la chiusura degli spazi.
Nel corso della manifestazione, all’interno del loggiato, è stato possibile degustare vino affinato in anfora di alcune aziende agricole aderenti al Consorzio Chianti Colli Fiorentini e altre province italiane.
“Abbiamo voluto valorizzare questa manifestazione, che prima veniva svolta a settembre nell’ambito degli eventi della Festa dell’Uva, con un proprio calendario ed appuntamento esclusivo” dichiara il presidente dell’Ente Festa dell’Uva, Riccardo Lazzerini.
“Settembre inoltre – conclude – non era certamente un momento opportuno per degustare al meglio il Peposo, piatto della tradizione imprunetina, molto calorico e saporito”.
“Il peposo, tipico piatto imprunetino, si ritaglia un fine settimana tutto suo, all’insegna del buon mangiare, coinvolgendo, come era ovvio fare, le aziende agricole del territorio” dichiara Alessio Calamandrei, sindaco di Impruneta.
“Una novità assoluta – aggiunge – che si è confermata di successo, e grazie alla partecipazione dei rioni, ha avuto il coinvolgimento di tutta la comunità. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alle molteplici riunioni organizzative, e si sono spesi per la buona riuscita della manifestazione”.
Nel corso del convegno di sabato 19 novembre, a cura di Leonardo Romanelli, è emersa l’intenzione dell’Ente Festa dell’Uva e dell’amministrazione comunale di Impruneta, di aggiornare il disciplinare depositato in Camera di Commercio nel 2010, con una nuova versione più precisa ed aderente alla tradizione imprunetina.

@RIPRODUZIONE RISERVATA