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martedì 15 Ottobre 2024
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    L’associazione Alta Frequenza ha suonato anche con il cotto della Fornace Masini di Impruneta

    Il viaggio sonoro di Alta Frequenza, alla scoperta dei suoni della terracotta, dei vasi ha preso vita proprio in una delle fornaci più antiche del territorio

    IMPRUNETA – Una collaborazione all’insegna delle tradizioni culturali e storiche è quella tra Alta Frequenza, associazione culturale il cui punto focale è il suono, in tutte le sue manifestazioni, e la Fornace Masini, una tra le aziende produttrici di terracotta più antiche di Impruneta.

    “Alta Frequenza – racconta Carlomoreno Volpini, presidente dell’associazione- è un’associazione culturale con sede a Impruneta, costituita nell’autunno del 2020, che nasce come risposta creativa nel buio di questi tempi”.

    “Al centro del nostro interesse – prosegue- c’è il suono in tutte le sue sfumature, dai concerti alle arti performative, al suono come strumento di cura.”

    I membri dell’associazione, infatti, sono professionisti che operano nell’ambito della musica colta, e più in particolare, portano avanti progetti di ricerca artistica sul suono e sulla sperimentazione di nuovi linguaggi.

    Il primo progetto di Alta Frequenza nasce dalla stessa terra di appartenenza, Impruneta, ed è stato ispirato proprio dalla sua tradizione più antica: la terracotta.

    Il viaggio sonoro di Alta Frequenza, alla scoperta dei suoni della terracotta, dei vasi ha preso vita proprio in una delle fornaci più antiche del territorio: la Fornace Masini.

    Ne è nata una perfomance dal titolo “Canti di una fornace”, composta a sua volta da tre diverse permorfance: foresta di campane erranti, di terra e di fuoco, canti segreti della terra.

    Un racconto di suoni all’interno del loro ambiente naturale, a cui hanno dato vita Marco Farruggia, percussionista, e Federico Costanza, live electronics.

    “Il mondo delle percussioni ed il suo sviluppo è sempre stato strettamente correlato ai materiali, quali legno, rame, bronzo, pelle, cuoio, alle loro caratteristiche fisico-timbriche e influenzato dal background culturale del luogo di origine” spiega Marco Farruggia.

    “Fin dal primo momento in cui è nata l’idea di questo progetto – aggiunge – sono stato incuriosito dalla ricerca del suono di un prodotto a me così vicino, un prodotto della terra in cui sono nato e cresciuto”.

    “Il risultato – conclude Farruggia – è andato ben oltre le mie aspettative e ne sono rimasto piacevolmente colpito: i vasi di terracotta sono a tutti gli effetti strumenti musicali, al pari di un triangolo, di un gong o di uno xilofono.”

    “Siamo stati onorati – afferma Costanza Masini, socia insieme al padre Marco dell’omonima azienda – di aver messo a disposizione la nostra fornace, il risultato è stato sbalorditivo. Non avrei mai pensato che i nostri vasi potessero produrre certi suoni, e ammirarli nelle mani esperte di Marco, incorniciati da giochi di luci e ombre, è stata un’esperienza unica”.

    “È importante – conclude – per la promozione dell’intero territorio di Impruneta, specialmente in un momento così delicato come questo dopo un anno e mezzo di pandemia globale, riuscire a creare sinergie con diverse realtà, che valorizzino tutti i vari aspetti del nostro paese, storici, culturali e artistici.”

    La performance è stata videoripresa (regia Oronzo Cagnazzo, riprese e montaggio Alessandro Bozzi) e il primo trailer, “Foresta di campane erranti”, sarà disponibile da martedì 15 giugno su Facebook, Instagram e Youtube nelle pagine di entrambe le realtà.

    “Ci auguriamo che presto si possa offrire al pubblico questo spettacolo così particolare e coinvolgente dal vivo. Nel frattempo – conclude Volpini – vi invitiamo tutti a collegarvi sui nostri social il 15 giugno, per l’uscita del nostro primo video”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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