spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 30 Settembre 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Prostitute nel Chianti: sono d’accordo, l’unico deterrente è colpire i clienti

    Lo dico in partenza: io sarei per la regolamentazione della prostituzione. Del resto se è il "mestiere più antico del mondo" pensate che sia possibile toglierlo di mezzo?

     

    Visto però che il tema non è strettamente locale, ma va a investire un ambito nazionale sul quale poco si può incidere, sono assolutamente d'accordo con l'ordinanza anti prostituzione emessa nei giorni scorsi dai tre Comuni del Chianti fiorentino (San Casciano, Greve in Chianti e Impruneta) sulle cui strada insiste da anni il fenomeno.

     

    Caso mai, sommessamente, mi permetto di dire che questa ordinanza doveva arrivare molto, molto tempo fa. Ma è inutile discuterne: oggi c'è e siamo a un punto di partenza.

     

    E serve farla funzionare a dovere: mi convince perchè va a colpire la domanda di prestazione e non l'offerta. Crederei pochissimo se si dicesse: facciamo retate e mandiamole a casa. E' cosa molto complicata da attuare. Viviamo in un'economia di mercato: colpendo la domanda si incide sempre sull'offerta.

     

    Credo quindi che sia molto più attuabile, come dicevo, colpire la domanda, la clientela. Anche quella potenziale: i 200 euro di multa anche solo a chi viene colto in fase di "trattativa" con le signorine saranno un grande deterrente.

     

    Sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sociale (immaginatevi la scena, il signore che viene invitato a scendere dall'auto dai vigili urbani per redigere il varbale mentre passano auto su auto…).

     

    Il nostro bravissimo Antonio Taddei, correndo anche qualche bel rischio (sappiamo benissimo che queste ragazze non operano "in proprio" ma hanno protettori e gente poco incline al dialogo che le gestisce) ha fatto un prezioso giro nei luoghi in cui esercitano.

     

    Ne viene fuori uno spaccato oltremodo degradante: di fazzoletti usati, profilattici, materassi sudici soto una tettoia o in mezzo a un bosco. Degradante per loro, non mi esprimo neanche con chi le sfrutta. Penosi.

     

    Adesso l'ordinanza c'è, è scritta: spero che le amministrazioni comunali chiantigiane avranno la forza (e l'intelligenza) di fare un primo periodo di gran carriera, con multe a profusione controllo del territorio spinto tramite i loro corpi di polizia locale.

     

    Dal canto nostro noi saremo qui a vigilare, saremo spesso in zona per capire se la situazione cambia oppure no.

     

    Per rispetto, innanzi tutto, di queste ragazze: ostacolarne il "lavoro" (stante la mancanza di una legge nazionale che lo regoli) colpendo chi usufruisce delle loro prestazioni è la cosa più civile che si possa fare.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...