SAN CASCIANO – Per il momento sono arrivati nove dei migranti che alloggeranno presso l’Hotel Mary, in viale San Francesco d’Assisi: si tratta di ragazzi che arrivano dall'Africa, in particolare dal Mali e dal Gambia.
Domani toccherà ad altri dieci, tutti pachistani, che andranno a comporre il gruppo di 19 persone che per alcuni mesi alloggeranno presso l'ex Hotel sancascianese.
Erano passate da poco le 10 di mercoledì 1 aprile quando dal pulmino sono scesi con le loro cose indispensabili. Tutti ragazzi molto giovani, accompagnati dalla cooperativa Oxfam Italia che si occupa dell’accoglienza.
Gli altri arriveranno, come detto, nella mattina di giovedì 2 aprile. Subito hanno preso visione della struttura, per seguire un incontro organizzativo con i responsabili.
Le modalità dell'accoglienza ce le spiega direttamente Alessandro Bechini, direttore dei programmi in Italia di Oxfam Intercultura.
"Si tratta di persone – inizia a spiegare – che hanno chiesto asilo politico in quanto fuggono da situazioni di pericoli estremo: povertà, carestie, guerre, persecuzioni. Non sono ancora rifugiati poiché sarà un colloquio con una apposita commissione a stabilirlo. Colloqui che potrebbe svogersi fra sei o anche più mesi: per questo c'è bisogno di strutture che li ospitino nell'attesa".
A differenza di quanto paventato alcune settimane fa, non ci saranno assunzioni di personale locale: "Verranno seguiti – spiega ancora Bechini – da tre-quattro operatori di Oxfam. Poi ci saranno altre attività, come corsi di lingua, corsi di formazione, assistenza legale per ricostruirne la storia, in modo da non farli diventare soggetti passivi".
"A questo proposito – dice ancora – nell'ambito del nostro consueto modo di operare, abbiamo già incontrato molte associazioni locali, nelle quali abbiamo trovato grande disponibilità. Per la nostra esperienza puntiamo all'accoglienza diffusa, in piccoli gruppi, che si integri con il territorio".
Poi, sulle paure e sulle polemiche che già serpeggiano, Bechini è molto chiaro: "Le paure sono comprensibili, è sempre stato così. Spesso però sono determinate dalla cattiva informazione, spesso indotta da speculazioni politiche. Ovviamente questa sarà una situazione seguita e controllata h24, ad esempio con un servizio di guardiania all'ingresso che sarà informarto su tutti i movimenti".
Ci dice anche che si tratta di tutti ragazzi molto giovani, "tra i 19 e i 25 anni, anche perché per scappare dalle situazioni dalle quali fuggono serve tanta… energia".
Chiudiamo con i costi: "Dei costi per il loro alloggio, il vitto, gli operatori, l'affitto, se ne occupa la Prefettura competente. Per quanto riguarda le persone, gli verrà passata una tessera telefonica da 15 euro per tutto il periodo di permanenza e 2,50 euro al giorno ciascuno".
di Antonio Taddei – Matteo Pucci
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