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venerdì 29 Marzo 2024
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    Badelj e Vecino: due ammonizioni che ci fanno sorridere

    Ricorderete tutti il terrificante secondo gol subìto contro la Roma. Calcio d’angolo per noi, rinvio della Roma e Gervinho solo di fronte all’immensità.

     

    Un errore di livello quasi amatoriale.

     

    Ecco, quell’errore (parole di Sousa) fu principalmente da attribuire a Badelj e Roncaglia, Badelj in primis che non aveva tenuto il corretto posizionamento.

     

    Domenica sera a Genova abbiamo visto che la nostra squadra ha lavorato su questo aspetto. E lo abbiamo visto subito.

     

    Minuto 3. La Fiorentina batte un angolo, la sfera viene rinviata e i rapidissimi attaccanti doriani partono subito in contropiede.

     

    Viene subito in mente la partita con la Roma, ma anche la gara sempre contro la Sampdoria dello scorso anno, dove prendemmo il solito sciocco gol in contropiede “marchio di fabbrica” della disattenta Fiorentina di Montella.

     

    Badelj stavolta è posizionato bene, viene un po’ colto di sorpresa. Fallo. Ammonito. OK Milan, capita. Però stavolta c’eri.

     

    Minuto 6. Altro angolo. Altra ribattuta. Altra ripartenza. Stavolta non può esserci Badelj, già ammonito. C’è Vecino. Medesimo errore di prima, posizione giusta, tempi sbagliati. Ancora fallo. Altro ammonito.

     

    Ecco, queste due ammonizioni sono il sale della partita.

     

    La Fiorentina c’è. Ascolta, progredisce, impara. Commette degli errori ma sa trovare il giusto compromesso. La seconda squadra meno ammonita della Serie A (dopo il Napoli) si prende due gialli in 6 minuti e fa spallucce, senza il minimo condizionamento.

     

    Le partite si vincono così.

     

    Tanti tifosi erano arrabbiati con l’arbitro (non si sa per quale motivo, le ammonizioni erano “solari”), alcuni rammaricati perchè con i due mediani ammoniti potevamo avere grossi problemi… .

     

    E il nostro mister invece (inquadrato) si limitava a sorridere e a ripensarci. Un briciolo di attenzione in più e non facevamo neanche fallo… . La prossima volta sono sicuro che ci arriviamo prima noi su quella ribattuta.

     

    È per cosine come questa che dobbiamo davvero iniziare a pensare che tutto sia possibile. È perchè quest’anno il particolare viene seguito con più attenzione di sempre. Anche maggiore del periodo Prandelli, o quantomeno questo è quello che traspare.

     

    Il capitano è sempre uno e anzi proprio a Genova è stato incoronato Gonzalo, nonostante Pasqual fosse in campo.

     

    Il rigorista è sempre uno e da tempo il nostro è Ilicic che sente la responsabilità e mette più attenzione.

     

    E sempre Ilicic, siccome è un “discontinuo” e questo è chiaro a chiunque, è quello che durante la partita viene più pizzicato dal mister che lo richiama 10 volte la minuto. E il rendimento sale esponenzialmente… .

     

    Se penso che a gennaio arriveranno due innesti come promesso in agosto da Pradè, se penso che Kuba e Rossi ancora sono appena all’inizio del loro percorso di rientro ad alti livelli, se penso che ancora non abbiamo visto niente di Suarez ma che finalmente sembra che ci siano dei bei segnali… .

     

    Chi è che in serie A può dire di essere prima in classifica e avere tutto questo margine di crescita?

     

    Buona sosta a tutti…

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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