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mercoledì 1 Maggio 2024
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    Il difensore, i dirigenti sconosciuti e un dubbio ormai certezza

    A prescindere da come la pensiate sulla proprietà e sul loro operato, ci sono troppi aspetti che non hanno alcun senso logico-sportivo in questo orribile mese di gennaio.

     

    Sono mesi (anni) che alla Fiorentina manca un difensore centrale di spessore da affiancare ai due che regolarmente giocano titolari con profitto (prima Gonzalo e Savic, adesso Gonzalo e Astori).

     

    A settembre Pradè fu chiaro dicendo a più testate giornalistiche che avrebbero dovuto prendere un centrale di difesa e che erano rammaricati, ma che avrebbero rimediato subito a gennaio. Disse che era in atto un processo di italianizzazione, che non si sarebbero fatti trovare impreparati.

     

    Ad inizio mercato fu intervistato anche Cognigni, del quali ho già riportato alcuni suoi virgolettati tempo fa, dove dichiarava sostanzialmente che andare in Champions sarebbe stato pericoloso finanziariamente parlando.

     

    Ma anche che sarebbe arrivato un difensore, che sarebbero stati acquisti di primo livello, che lui era obbligato dagli eventi a pensare anche allo scudetto e che ne era molto felice.

     

    Adesso dobbiamo trarre le conclusioni.

     

    Sono un iper-critico sì, ma anche persona onesta intellettualmente. E con onestà ammetto che i cinque che se ne sono andati (Rossi, Rebic, Suarez, Gilberto, Verdù) sono stati ben sostituiti (Zarate, Tello, Tino Costa, Benalouane, Kone). Se prima avevamo “100”, adesso possiamo dire di avere “101”. Un debolissimo miglioramento, quasi impercettibile.

     

    Il fatto è che le premesse erano diverse. Le richieste del mister erano diverse. I patti erano diversi. Non vi è alcuna italianizzazione in corso, non vi è alcun acquisto di prima fascia.

     

    Il mercato di gennaio anzichè registrare uno sbilancio di una decina di milioni (cifra che si sussurrava si potesse spendere, visti i grandi risparmi di agosto e gennaio 2015) ha totalizzato un utile di oltre 6 milioni di euro. Per carità, complimenti agli operatori, ma ripeto: si doveva investire, non rientrare.

     

    La proprietà ci spieghi perchè la Fiorentina ha bisogno di dirigenti come Rogg, che non hanno alcuna esperienza nel mondo del calcio e che invece ricoprono incarichi fondamentali.

     

    Ci spieghi perchè Limatola (dirigente praticamente sconosciuto a tutti) ha avuto un peso importante nelle trattative ultime di mercato. Il signor Limatola è un dirigente “ombra” che si occupa di budget e di controllo di gestione.

     

    Cosa c’entra lui con il calciomercato? Come mai Angeloni viene mandato in Argentina con 5 milioni di euro a comprare una cosa che costa 10 milioni?

     

    A cosa serve esattamente Pereira e – se non sono sconveniente – com’è fatto fisicamente? Esiste davvero? Ed in mezzo a tutto questo… Pradè, che dovrebbe essere il capo della sezione dirigenziale sportiva, come mai non risulta essere protagonista di alcuna trattativa?

     

    Come mai ha rinnovi contrattuali annuali? Quale progettualità può sviluppare un direttore sportivo che rinnova annualmente?

     

    Il problema non è più il difensore, l’entusiasmo che oramai è completamente scemato, il mese di gennaio che ci ha visto perdere tanti punti e tante occasioni, il centrocampista o la punta. Magari fossero questi i problemi…

     

    Gli enormi dubbi che passano per la testa dei tifosi (almeno di quelli che hanno voglia di farsi delle domande, che hanno voglia di capire e che non vanno dietro a dogmi talebani demenziali) sono ben altro.

     

    Non è più solo una sensazione. Adesso c’è la certezza che la proprietà dica una cosa e che poi lavori precisamente per la cosa opposta.

     

    Ci dicono che rinforzeranno con giocatori di prima scelta e poi mandano il responsabile del budget a fare offerte mediocri.

     

    Ci dicono che prenderemo un difensore a gennaio e poi per miracolo troviamo una quinta scelta (ad essere buoni) a cinque minuti dal termine ultimo.

     

    Ci dicono che saremo competitivi su tutti i fronti e poi lasciano la lista Uefa con svariate “caselle” libere, con buona parte dei nuovi acquisti che non potranno entrarvi.

     

    Ma non vi preoccupate. A giugno avremo un bel “tesoretto” da spendere. Voi ci credete ancora?

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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