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sabato 20 Aprile 2024
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    Le colpe che do alla Fiorentina perdente contro il Tottenham

    Beh, non è che abbiamo perso da una squadretta, questo appare evidente. E dire che a me l’approccio era piaciuto moltissimo. Squadra corta, volenterosa, pressing alto, grande impegno.

     

    Poi una serie di ingenuità, tipiche di chi veste la maglia viola. Andiamo per ordine.

     

    Bernardeschi ha subito un sacco di problemi contro il suo aggressivo dirimpettaio, dall’altra parte Alonso e Borja Valero sembrano essere un po’ più liberi.

     

    Ilicic vaga libero per il campo e dispensa giocate di altissima scuola miste a sciocchezze fatte con sufficienza. Ma al contrario di sempre, stavolta non lo voglio colpevolizzare.

     

    Josip ha giocato 4 mesi faraonici e ora da 30-40 giorni ha difficoltà fisiche evidenti. Non finisce quasi mai la partita, si vede che in campo non è quello di prima. Anche ieri sera è evaporato presto, ma non è per il “solito” problema di concentrazione, che tante volte lo aveva fatto sparire dal campo in questi anni.

     

    Sembra tutto in ballo, quando ad un certo punto decidiamo di fare una grande vaccata, tutti insieme appassionatamente.

    Il centrocampo traballa e non ci sono alternative a Badelj. Purtroppo Tino Costa è infortunato (chi l’avrebbe mai detto che era uno dall’infortunio facile!), Vecino corre dappertutto e non riesce a tappare tutte le falle, la difesa è scoperta.

     

    La “scalata” dei centrali è fortemente sbagliata (Astori fa una scivolata in enorme ritardo, Gonzalo rimane nella terra di nessuno ed è facilmente tagliato fuori), palla a Mason che sposta tutto il peso del corpo sulla sinistra ed apre il piattone. Tatarusanu potrebbe arrivarci ma ritrae clamorosamente la mano. 1-0.

     

    Il replay da dietro mostra proprio come il rumeno tolga la mano, una roba francamente inspiegabile. Pessimo. E non è la prima volta quando si deve buttare sul lato sinistro.

     

    La squadra non si perde d’animo. Inizia il secondo tempo con grande piglio e abbiamo diverse incursioni interessanti, soprattutto con Bernardeschi che viene spostato più avanti (con la squadra che si assesta con un 4-2-3-1 probabilmente più consono).

     

    Il giovane virgulto che risolse la gara di andata però non è lucido come al solito e butta alle ortiche tanti, tanti palloni. Anche qua non me la sento di criticare. Berna è un ragazzo giovane e generoso, ha sbagliato una gara. Glielo dobbiamo permettere. Gli deve anche essere permesso di sbagliare qualche gara.

     

    E come succede sempre nel calcio, durante il nostro miglior momento, arriva la mazzata degli avversari più pratici, più forti, più concreti. Identico errore della prima rete, riproposto a parti invertite.

     

    Stavolta è Gonzalo ad uscire completamente fuori tempo, la scalata degli altri due centrali è tardiva e neppure la loro posizione è delle migliori. Centrocampo in affanno e uomo libero di tirare da vicino. Botta centrale e Tatarusanu è ancora impreciso, respingendo molto male il pallone e proprio sui piedi altrui. Sulla conseguente “fagiolata” Lamela è più lesto di tutti nel ribattere in gol.

     

    Da qui il nulla assoluto e forse è questa l’unica vera colpa che do alla squadra.

     

    Sebbene non sia una novità che Gonzalo abbia difficoltà in Europa o che il portiere abbia difficoltà praticamente sempre o che la squadra sia troppo corta e senza ricambi di alcun tipo (Benalouane deve ancora essere convocato e siamo oramai a marzo, Tino Costa è costantemente in infermeria come del resto ha fatto negli ultimi 24 mesi, Tello non è convocabile in Europa) rimane comunque una grave stonatura aver mollato a mezz’ora dalla fine.

     

    La partita era oramai seriamente compromessa e le energie scarse, mi rendo conto. Però abbiamo mollato e solo alcuni buoni (e inutili) interventi del nostro discutibile portierone hanno limitato il passivo. Sul 2-1 la partita si sarebbe riaperta e nelle Coppe… non si sa mai.

     

    Andrea Della Valle (al quale cordialmente avevo consigliato di starsene lontano dalla squadra, proprio lunedì attraverso queste “colonne”) ha assistito alla gara e ha tenuto a precisare a La Nazione che questa sconfitta non ci ridimensiona affatto.

     

    Lo sapevamo già Andrea, non temere. Così come sapevamo che avresti rilasciato dichiarazioni inutili e banali. E così come sapevamo pure che non avremmo mai avuto il difensore e il centrocampista che una squadra seconda in classifica giustamente pretendeva.

     

    PS: totale solidarietà a David Guetta per l’ignobile aggressione verbale della quale è stato oggetto ieri sera a Londra. Enorme vergogna. Chiunque sappia qualcosa lo faccia presente alle autorità competenti.

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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