spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Avanti ragazzi… che facciamo paura a tutti!

    Se c’è un pregio di questa proprietà (forse anche più di uno, ma io sono sempre critico e quindi ne vedo sempre meno di quelli che ci sono in realtà) è quello di non avere mai fretta, di dare tempo al tempo.

     

    E spesso il tempo è galantuomo.

     

    L’unica volta che hanno dato retta alla frenesia, probabilmente troppo pressati da noi tifosi, è stato quando decisero l’esonero di Mihajlovic.

     

    Per carità, il gioco espresso era imbarazzante e la classifica ancora peggio. Ma chi arrivò dopo richiesto a gran voce dal 99% delle persone (Delio Rossi) ci fece toccare forse il punto più basso degli ultimi 10 anni.

     

    Dopo una serie di acquisti che erano apparsi a molti di noi “secondari” per usare un eufemismo, adesso è arrivata l’ora di raccogliere i frutti degli investimenti.

     

    Prendiamo quelli “marcati” Pradè. Certo che lui è il nostro DS e quindi tutti i movimenti sono anche affar suo, ma sappiamo benissimo che in alcune circostanze ha avuto un ruolo di primissimo piano, in altre meno.

     

    I suoi acquisti più costosi sono stati Rossi, Gomez e Ilicic.

     

    Fino a dicembre 2014 sembravano quasi 50 milioni di euro (tra cartellini e ingaggi) praticamente buttati alle ortiche.

     

    Rossi aveva giocato 5 mesi ed era rimasto fermo gli altri 19 (e sarebbe rimasto fermo anche per i successivi 6).

     

    Gomez non faceva gol neanche con le mani e le sue prestazioni in campo erano pressochè imbarazzanti sotto il profilo tecnico.

     

    Ilicic invece alternava assurdità (come quella di gettare la fascia del lutto al braccio in terra o gesticolare contro il proprio pubblico) a prestazioni terribili (finale di Coppa Italia in primis).

     

    Nel 2013 e 2014 si contano anche gli arrivi di alcuni comprimari come Alonso, Vecino, Tatarusanu, Badelj.

     

    Tutti calciatori che arrivavano nell’indifferenza e anzi dopo qualche gara (Alonso e Badelj su tutti) apparivano assolutamente non in grado di poter giocare con profitto nella nostra Serie A.

     

    Non so se perchè ci hanno creduto davvero, se perchè non avevamo possibilità di comprarne altri, se ci sono state chissà quali coincidenze… .

     

    Però questi ragazzi non solo sono tutti rimasti (tranne Gomez che comunque è ancora un nostro calciatore essendo in prestito) ma adesso sono parte integrante di una squadra che fa sognare. Senza dimenticare che il migliore di tutti, Rossi ovviamente, è ancora molto lontano dalla sua forma migliore.

     

    Anche in Polonia abbiamo potuto ammirare una squadra sicurissima dei propri mezzi, che copre il campo con estremo ordine e grande capacità tecnica.

     

    In queste gare non di primissima difficoltà emerge sempre il talento cristallino di Josip Ilicic, forse il più criticato tra tutti quelli elencati sopra.

     

    Josip ha una classe rara, un sinistro incantevole. E come tutti i “geni” ha anche una testa un po’ particolare. Probabilmente sente un po’ troppo le gare più importanti, probabilmente non riesce ancora a trovare la giusta continuità solo perchè pretende sempre troppo da sè stesso.

     

    Adesso però domenica potrebbe essere nuovamente la sua partita.

     

    Una gara molto molto importante sì, che si gioca però contro un avversario non troppo blasonato. Dare un piccolo segnale di continuità sarebbe importante per Josip e soprattutto per la noi, che vincendo rimarremmo primi in classifica dando grande prova di integrità.

     

    Complimenti a chi ci ha scommesso. Complimenti a chi non ci ha ascoltato in quel periodo quando sembrava irrecuperabile.

     

    Avanti ragazzi, che qua facciamo paura a tutti.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...