spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 30 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Rsa, Legacoop Toscana-Welfare: “Grave carenza di infermieri e oss: i servizi a rischio”

    "Se si dovesse verificare una nuova consistente migrazione di personale a seguito del nuovo concorso della Regione Toscana, l'impatto potrebbe essere drammatico"

    FIRENZE – Il Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana esprime “forte preoccupazione per i rischi derivanti dalla carenza di personale infermieristico e di operatori sociosanitari (oss) che sta interessando le Rsa toscane ed altri servizi socio sanitari, gestiti dalle cooperative sociali aderenti, e che nei prossimi mesi potrebbe ulteriormente aggravarsi”.

    “L’esodo di infermieri dalle Rsa verso il pubblico – proseguono da Legacoop – a seguito di assunzioni da parte delle Asl, è un fenomeno che si protrae dall’inizio della pandemia, ma se a breve si dovesse verificare una nuova consistente migrazione di personale a seguito del nuovo concorso della Regione Toscana, l’impatto potrebbe essere drammatico”.

    “Dall’inizio dell’emergenza, le assunzioni di infermieri da parte del pubblico stanno causando non poche difficoltĂ  alle nostre strutture – afferma la vicepresidente di Legacoop Toscana Assunta Astorino – Finora abbiamo cercato di sopperire grazie al grande senso di responsabilitĂ  del personale rimasto, che ha fatto enormi sacrifici. Ma se a breve dovessimo fare i conti con una nuova significativa fuoriuscita di personale, la situazione potrebbe diventare ingestibile, visto che ad oggi è praticamente impossibile reperire sul mercato del lavoro nuovo personale infermieristico”.

    Sono circa 50 le Rsa toscane gestite dalle cooperative aderenti a Legacoop Toscana, per un totale di circa 2.000 ospiti.

    La carenza di personale che preoccupa le cooperative sociali, inoltre, non si limita agli infermieri ma riguarda anche la categoria degli operatori sociosanitari (oss).

    “Con una grave mancanza di personale, alcune Rsa potrebbero essere costrette a chiudere o comunque a subire un ridimensionamento – spiega Astorino – Oltre che ad avere un impatto sulle nostre imprese questo avrebbe una ricaduta sulla collettivitĂ , sulle famiglie e genererebbe un ulteriore aggravio sul sistema ospedaliero pubblico”.

    La Regione giĂ  da qualche mese ha aperto un tavolo di confronto con le centrali cooperative e i sindacati per trovare una soluzione alla formazione degli operatori sanitari, per le Rsa e per tutti gli altri servizi gestiti nel settore sociosanitario.

    “Anche su questo fronte – continua Astorino – è urgente sbloccare la vaccinazione dei tirocinanti OSS in modo che possano svolgere lo stage nelle strutture, al momento infatti non vi possono accedere ed anche questo contribuisce alla situazione di carenza di personale che le cooperative sociali si trovano ad affrontare. Siamo ottimisti: proprio in questi giorni la giunta regionale ha approvato una importante delibera che dĂ  ristori sulle spese sostenute causa Covid nei servizi di assistenza domiciliare, recependo una delle principali richieste del settore cooperativo. Perciò sappiamo di avere davanti un interlocutore sensibile e consapevole del nostro ruolo per la societĂ  toscana. Credo dunque che le nostre richieste non cadranno inascoltate”.

    Per scongiurare i rischi derivanti da questa situazione il Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana avanza alcune proposte.

    La prima è quella di valutare insieme alla Regione la possibilitĂ  di intercettare all’interno delle posizioni di congedo dal pubblico per il raggiungimento dell’etĂ  pensionabile delle figure professionali disponibili a rientrare momentaneamente in servizio presso le strutture gestite dal privato sociale.

    Secondo il Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana, inoltre, la Regione Toscana potrebbe intervenire per rendere concretamente attuabile in Toscana quanto previsto all’art. 13 dal D.L n. 18 del 17 marzo 2020 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19).

    Secondo il quale fino al 31 dicembre 2021 è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti che intendono esercitare, anche presso strutture sanitarie private o accreditate impegnate nell’emergenza da Covid-19, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea e a tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea, titolari di un permesso di soggiorno che consenta di svolgere attivitĂ  lavorativa.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...