SAN DONATO IN POGGIO (TAVARNELLE) – L’ultimo pieno di benzina l’ha voluto fare direttamente il gestore Ernesto Galgani, nonostante il self service fosse attivo; e l’ha fatto nella tarda serata del 23 dicembre.
Un gesto che nell’arco del tempo chissà quante volte avrà ripetuto. Così, finite tutte le scorte, ha tappezzato il distributore di carburante sulla strada provinciale 101 (via Chiantigiana) a San Donato in Poggio, con dei cartelli “Chiuso tutto esaurito. Prossima apertura nuova gestione”.
In molti hanno pensato a una burla messa in atto da Ernesto, che più di una volta aveva tappezzato di biglietti la vetrata del suo ufficio, uno dei tanti ancora appesi riporta: "Il cliente che desidera i punti è pregato di recarsi al più vicino pronto soccorso!".
La notizia che Ernesto cessava l’attività per andare in pensione ha fatto però ben presto il giro di San Donato, tanto che un gruppetto di amici si è recato al distributore. Chhe per anni non è stato solo l’unico impianto della frazione, ma è stato punto di ritrovo per acquisti, lettura dei quotidiani e sapere le “ultime novità” del paese e dintorni.
Ernesto, quando ha iniziato il lavoro di benzinaio?
"Nel 1959! Finito le scuole, andai a lavorare in via Senese, nel centro di San Donato, dove c’era un’officina che oltre a riparare motorini aveva anche il distributore. Ricordo che vendevamo la benzina a stagne oppure al litro. Avevo un “bricco” che conservo ancora, un contenitore dove si metteva la benzina per poi venderla. Nel 1961 a poca distanza fu costruito un nuovo distributore più moderno. Negli anni poi fu fatta la nuova tangenziale, il traffico si spostò dunque sulla via Chiantigiana, il vecchio titolare decise di lasciare. E così nel 1975 diventai il nuovo gestore spostandomi dove ci troviamo ora".
Ed ecco che è arrivato il momento della pensione…
"Sì, e direi finalmente, anche perché le vendite sono molto calate, le spese sono più che raddoppiate e allora ecco che è arrivato il momento di lasciare".
Ne avrà viste passare di persone dal distributore in questi anni…
"Tanti, da don Cuba al marito della Regina d’Olanda Claus van Amsberg, alla moglie Beatrice e oggi il loro figlio Re Guglielmo Alessandro. Pensi che nel 2013 finii anche sul giornale olandese “De Telegraff” che dedicò uno speciale alla Regina d’Olanda, lo conservo ancora. Non sono mancati altri personaggi: ricordo Pietro Pacciani che si fermava a mettere la benzina ogni volta che veniva al vicino campo del “Tiro al piccione” ormai da anni chiuso. Rimanendo in tema, quando nel 1993 fu uccisa con il suo bambino Milva Malatesta, fui sentito in tribunale perché Milva sembrava avesse un appuntamento alle 23 con il suo compagno qui al mio distributore, per poi essere uccisa nel comune di Barberino Val d’Elsa. Purtroppo non avevo istallato le telecamere all’impianto. Mi chiamò dalla Danimarca anche un amico perché mi aveva visto in televisione per quel brutto fatto di cronaca chiedendomi cosa avevo fatto!".
Lei dal distributore ha osservato il mondo.
"Un altro episodio avvenne poco distante dal distributore, se non sbaglio era il 1978, fu sequestrato un uomo, Gaetano Manzoni. Qui vicino nel 1980 furono sequestrati Sabine e Susanne Kronzucker e il cugino Martin Wachtler, mentre nel 1975 fu rapito il Conte Alfonso de Sayons. Lui ebbi occasione di conoscerlo quando tornò ad abitare nella zona di Pratale nel comune di Tavarnelle, veniva qua a fare benzina tanto che diventammo amici, più volte ero stato anche a casa sua. Purtroppo rispetto agli altri sequestrati di lui non si è saputo più nulla".
Adesso cambierà la sua vita?
"Non nascondo che mi dispiace lasciare il distributore, ma troverò altre cose da fare".
A un certo punto spunta una fascia tricolore, gli amici di Ernesto lo obbligano a indossarla, escono fuori anche delle bandiere italiane: "Ecco quello che vogliamo del nostro benzinaio – gridano tutti insieme – Ernesto futuro sindaco!". E tutti insieme esultano, compreso lui.
CON GLI AMICI – Si festeggia la pensione al grido di "Ernesto sindaco!"
Ernesto che, con il suo modo e linguaggio colorito, incitato dai suoi sostenitori, si unisce ai cori, mentre ancora c’è chi si ferma e chiede invano: "Vorrei fare il pieno". "Ormai è troppo tardi, deve tornare quando ci sarà il prossimo gestore!". Intanto con il tramonto del sole, si ritira anche il mitico Ernesto. Domani è un altro giorno.
di Antonio Taddei
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