GREVE IN CHIANTI – Dopo un terribile viaggio notturno, divorati dall'angoscia e da un presentimento sempre più sinistro, poco fa i genitori di Lucrezia Borghi, la studentessa grevigiana morta nell'incidente del pullman sulle strade della Catalogna di domenica 20 marzo, hanno riconosciuto la salma della figlia.
Un momento terribile, che lascia senza fiato e senza parole, quello che hanno dovuto vivere babbo Fabrizio e mamma Cecilia, accompagnati in questo viaggio ai confini del dolore anche dal fidanzato della figlia.
A Greve in Chianti per tutta la mattina è stato come rimanere sospesi in una bolla, proiettata però verso l'ineluttabile: lo stesso sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani, è stato sempre in contatto con la famiglia, tenendo acceso un filo sempre più sottile di speranza.
A Greve sono invece rimasti i nonni e il fratello di Lucrezia, accudito da alcuni parenti. Oltre che nella cerchia di familiari e amici, dove il dramma è assoluto, è in tutto il paese che si respira un'aria di tristezza cupa, profonda.
I genitori di Lucrezia hanno effettuato il riconoscimento della figlia a Tortosa: insieme a loro c'erano le autorità spagnole e personale della Farnesina.
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di Matteo Pucci
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