spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 29 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Tempo di vipere: come comportarsi, prevenire. E difendere i propri cani

    Con l’inizio della bella stagione è più che naturale voler trascorrere una giornata immersi nella natura, per esempio con un bel trekking.

     

    È necessario, però, farlo con molta attenzione perchè in questo periodo dell’anno è facile incontrare molti rettili, che, usciti dalla latenza invernale (letargo), si crogiolano al sole per abbandonare il torpore invernale. Fra questi c’è la vipera.

     

    È riconoscibile dagli altri serpenti per la testa di forma triangolare e a punta, il corpo tozzo e la coda corta e rastremata. Inoltre, i loro occhi presentano pupille verticali, simili a quelle dei gatti, caratteristica che, per le specie italiane, contribuisce a distinguerle dagli altri serpenti innocui che frequentano gli stessi habitat.

     

    La vipera è un serpente che utilizza denti e veleno per procacciarsi il cibo. Tale specie infatti presenta una ghiandola situata nella regione posteriore e laterale del capo che produce un veleno formato da un'alta percentuale d'acqua, diverse albumine ad alta tossicità e altre proteine enzimatiche. Il veleno è principalmente emotossico, cioè agisce sui tessuti e sul sangue, ma è anche composto da sostanze con azione neurotossica.

     

    Questa combinazione permette al serpente di immobilizzare rapidamente la sua preda e iniziare il processo di digestione. Per inoculare il veleno utilizzano delle lunghe zanne mobili canalicolate.

     

    È importante precisare che le vipere evitano di mordere e avvelenare un altro essere vivente, se non per scopi alimentari. Infatti, per questo serpente il veleno è una fondamentale arma per la caccia, privandosene rischierebbe di non sopravvivere.

     

    È quindi evidente che un suo morso a un cane o a una persona è il risultato di un’azione estrema, infatti il primo istinto di questo serpente, timido, schivo e riservato, è quello di scappare. Inoltre, sono stati registrati casi di morso da vipera senza rilascio di sostanza tossica, a dimostrazione del fatto che spreca mal volentieri il suo prezioso veleno.

     

    Il vero problema di incontrare una vipera nel periodo primaverile è che l’animale, appena uscito dal letargo, si muove a fatica e con difficoltà, pertanto, come arma di difesa principale usa il morso e la mimetizzazione.

     

    Come evitare il morso di una vipera? Ecco alcuni consigli:

     

    – non disturbare nessun serpente e non tentare di uccidere quelli incontrati;

     

    – non camminare tra la vegetazione a piedi nudi o con scarpe basse;

     

    – non frugare tra la vegetazione a mani nude;

     

    – non salire su muretti o pendii (in particolar modo se esposti al sole) appoggiando le mani dove non si vede perfettamente;

     

    – sedersi, sdraiarsi o fare picnic solo in luoghi aperti e distanti da ammassi vari, pietraie, muretti, legnaie;

     

    – fare attenzione ai rustici abbandonati o ai casolari isolati;

     

    – rispettare questi animali nel loro ambiente;

     

    – indossare scarponcini alti e/o ghette.

     

    Capita spesso di fare delle passeggiate nel bosco o nei campi con il proprio cane ed è proprio per quest’ultimo che il morso di vipera è particolarmente dannoso.

     

    Gestire il nostro animale domestico durante una passeggiata nel bosco è fondamentale. Innanzitutto mai lasciarlo libero poichè potrebbe incorrere in molti pericoli, oltrechè disturbare la fauna selvatica.

     

    È importante tenerlo al guinzaglio e sorvegliarlo il più possibile, soprattutto per evitare che infili il muso in qualche anfratto o cespuglio che possa ospitare una vipera. Anche quando camminiamo lungo sentieri è necessario vigilarlo perchè, seguendo il suo naso, potrebbe arrivare a scovarne una

     

    Nel caso di un morso da vipera è necessario una tempestiva corsa in ospedale o dal veterinario.

     

    Che la vittima sia un essere umano o un animale, è necessario evitare che il soggetto si agiti e si muova, questo per ridurre al massimo la diffusione del veleno nel sangue.

     

    Nonostante le vipere siano animali temuti e diffamati il loro ruolo nell’ambiente è fondamentale, pertanto è opportuno abbandonare vecchie abitudini come quella di ucciderle, anche perchè costituisce un reato.

     

    Un’altra vecchia e indistruttibile credenza è quella secondo la quale le vipere partoriscano i piccoli stando sui rami degli alberi, in modo che quest’ultimi cadano a terra e non possano mordere la madre.

     

    Si tratta di una diceria popolare che non ha alcun fondamento nella realtà: le vipere non sono in grado di arrampicarsi su un albero e, sebbene partoriscano piccoli già formati e completamente autosufficienti, le madri non corrono pericoli. 

     

    È altrettanto falso che le vipere siano in grado di fare dei balzi, sono invece animali che cacciano con l’agguato e si spostano solo se è strettamente necessario.

     

    Inoltre un’ultima e diffusissima leggenda è quella dei lanci delle vipere dagli elicotteri. Se veramente si dovesse effettuare dei ripopolamenti di questa specie esisterebbero modi più semplici, economici e intelligenti per portarle nell’ambiente naturale.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...