IMPRUNETA – All’inizio ha dedicato solo 30 secondi al tema della rivoluzione della viabilità, “perché oggi parliamo di molto altro”.
Ma poi, incalzato anche dalle domande, il sindaco di Impruneta Riccardo Lazzerini ha espresso tutte le sue valutazioni sulla decisione che, da mesi, sta facendo discutere in modo rovente. Tanto da aver innescato anche la nascita di un comitato.
“Per mesi sono stato zitto – ha detto Lazzerini ieri, mercoledì 31 luglio, in occasione del punto dopo un anno della sua giunta comunale – Siamo stati zitti. Adesso però è arrivato il momento di dire qualcosa”.
In realtà anche nella nota ufficiale rilasciata a margine della conferenza stampa erano ben presenti alcune riflessioni sul tema.
E, anche, alcune valutazioni caustiche: “Mi dispiace ricevere segnalazioni da persone esterne al comune che pensano che Impruneta sia diventata inaccessibile – rimarcava Lazzerini – Questo è accaduto solo a causa della propaganda negativa diffusa in questi mesi, che danneggia principalmente coloro che l’hanno orchestrata”.
Una la domanda: ovvero, se e come riannodare i fili con chi chiede modifiche (una su tutte, il doppio senso in via Mazzini) e dopo che il tavolo fra amministrazione comunale e delegazione dei commercianti si è, in pratica, spento subito.
“Siamo stati aperti al tavolo – ha sottolineato Lazzerini – e saremo aperti al comitato. Certo, se il principio è o fate come vogliamo noi o non veniamo più, allora diventa un problema”.
“Abbiamo toccato diritti acquisiti in decenni – ha proseguito Lazzerini – e non si può certo fare un bilancio serio dopo pochi mesi. Serve almeno un anno di sperimentazione”.
“La nostra apertura poi – ha aggiunto il sindaco – è nei fatti. Alcune proposte ad esempio, come i parcometri in via Paolieri, sono state accolte e portate in consiglio comunale”.
Poi, non le ha mandate a dire: “Su questa iniziativa c’è stata una guerra preventiva al primo paletto spostato. In un paese nel quale regnava l’anarchia, in un trionfo dell’auto messa dove pareva”.
Sulla mancanza di confronto: “Abbiamo sempre detto qual era la nostra intenzione, in campagna elettorale e dopo essere stati eletti. E l’abbiamo ribadita in numerosi incontri e riunioni”.
E Lazzerini guarda già oltre, tirando fuori anche il suo passato da progettista per il rione del Pallò: “Con la piazza abbiamo fatto la scenografia, adesso va animata con la coreografia”.
“Se vogliamo fare un’operazione popolare – ha concluso – togliamo tutte le auto dallo specchio della piazza. E’ una di quelle cose che abbiamo votato in consiglio comunale; e che faremo in step successivi”.
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