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martedì 23 Aprile 2024
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    I meccanismi psicologici con i quali ci condizionano: una petizione contro l’acqua? Ecco come…

    Il Monossido diidrogeno(DHMO) è uno dei principali composti chimici che causa le piogge acide, se inalato, anche in piccole quantità, uccide l’essere umano e molte specie animali, allo stato solido può danneggiare gravemente i tessuti biologici e allo stato gassoso può causare gravi ustioni; corrode e ossida i metalli.

     

    Praticamente è presente ovunque in natura, lo si trova in quasi ogni cibo che mangiamo, secondo dati scientifici certi, è presente in grandissime quantità nella frutta e nel nostro organismo e purtroppo è inodore e incolore.

     

    Enormi quantità rilevate anche nelle tubature d’acqua potabile di tutti i comuni italiani. La lista degli effetti dannosi che provoca potrebbe riempire molte pagine e tutti gli scienziati sono concordi nel dichiarare che quanto sopra èriportato è effettivamente vero.

     

    Alcuni lo chiamano il “killer” invisibile. Se non voterai contro tutto questo potresti morire a causa del monossido di diidrogeno.

     

    Ma che cos’è il monossido diidrogeno, siete preoccupati per quanto esposto sopra, firmereste una petizione per impedirne la diffusione?

     

    In realtà il monossido di diidrogeno non è altro che acqua, due molecole di idrogeno (di idrogeno) e una di ossigeno (monossido) ed è il termine usato in chimica per definire quella sostanza liquida (acqua appunto) presente per il 60% nei tessuti umani. Perchè è importante per un articolo che parla di psicologia?

     

    E’ uno dei tanti esempi di come, per quanto reali e veritieri, la disposizione e l’organizzazione di certi dati e notizie, cambia la nostra percezione di ciò che leggiamo e delle informazioni che assorbiamo dai media, dai giornali e da internet.

     

    Il caso del monossido di diidrogeno è stato talmente preso sul serio che ha condizionato alcuni politici nell’appore la loro firma in campagne presentate all’ONU per abolire tale molecola.

     

    Quello sopra è un esempio pratico di una tecnica che in psicologia viene chiamata Framing, ovvero come viene “incorniciato” o “confezionato” un messaggio, un titolo o un articolo di giornale.

     

    Se l’interesse del sottoscritto fosse stato quello di influenzare le persone a firmare una petizione, assurda, contro l’uso dell’acqua, un messaggio confezionato come quello sopra molto probabilmente avrebbe raccolto molti consensi, soprattutto se, come il sottoscritto, non si è a conoscenza del nome chimico dell’acqua.

     

    Un modo per incorniciare un messaggio si ottiene utilizzando specifiche parole per noi significative. Sfruttando l’esempio sopra, ad un certo punto si afferma che “il monossido di diidrogeno […] purtroppo è inodore e incolore”, l’uso dell’avverbio purtroppo sicuramente fa apparire le caratteristiche dell’acqua come qualcosa di negativo e preoccupante, ancora di più quando si afferma che “se inalato uccide” o che è chiamato “il killer invisibile”.

     

    Se fosse stato scritto che “Il monossido di diidrogeno, oltre ad essere una molecola preziosa per la vita,tra le sue particolari caratteristiche vanta anche quelle di essere inodore e incolore.”, che emozione avreste provato? Molto probabilmente un’emozione positiva e forse sareste stati abbastanza incuriositi da voler approfondire.

     

    Adesso è facile comprendere come può cambiare la nostra percezione e forse anche il nostro atteggiamento in base a come vengono “confezionati” certi messaggi. Il tutto è ancora più efficace se, come nel messaggio sopra, viene fatto presente che potremo perdere qualcosa (messaggio sopra la vita) se non firmeremo in un certo modo o se non voteremo in un certo modo.

     

    Un altro aspetto interessante, è che messaggi di questo tipo puntano molto alla “pancia” delle persone, in questo caso innescando una serie di emozioni negative (paura e ansia), concentrando l’attenzione solo su alcuni aspetti e motivandoci a fare di tutto per difendersi da qualcosa che ci potrebbe danneggiare. Inoltre,se ad appoggiare un messaggio come questovi sono conferme dal mondo scientifico saremo anche rassicurati dal fatto che è tutto vero e attendibile; peccato che poi non vengono citate quali fonti scientifiche.

     

    Adesso che è stato svelato l’arcano provate a rileggere in modo critico il messaggio sopra.

     

    Non potete dire che quello che è scritto sia falso o che gli scienziati non siano effettivamente d’accordo con quanto riportato, è tutto vero ma presentato in un modo molto particolare. Probabilmente quando lo avete letto la prima volta vi siete sentiti preoccupati e forse avreste firmato una petizione per abolire la diffusione e l’uso di tale molecola.

     

    Per quanto assurdo forse anche il sottoscritto senza altre informazioni e guidato dall’emozioni sarebbe stato favorevole ad una campagna contro l’acqua.

     

    Nella realtà di tutti i giorni esempi come questo ve ne sono a centinaia, pensate a quando un politico per avere consenso cita dati e statistiche corrette però magari omettendo altri dati oppure incorniciandoli all’interno di messaggi, positivi o negativi, volti a favorire o meno una determinata posizione.

     

    Un altro esempio potrebbe essere quello dei vaccinie le centinaia di articoli che si trovano in rete che affrontano tale argomento. Quanti di questi riportano tutti i dati, in modo neutrale e soprattutto senza puntare a smuovere in noi emozioni quali paura, rabbia o ansia?

     

    Perchè certi articoli sono così efficaci e molte persone sono fortemente convinte che siano totalmente falsi o veri?

     

    Uno dei motivi è perchè a volte cerchiamo di comprendere nel minor tempo possibile e con il minor spreco di risorse mentali, il concetto generale di quello che stiamo leggendo.

     

    Quando leggiamo,non sempre esaminiamo in modo critico parola per parola, ecco perchè e come, la tecnica del Framing funziona così bene.Usare certi argomenticonfezionati in un certo modosoprattutto se per noi significativi, può permettere a chi scrive di far emergere in noi un atteggiamento favorevole o meno su una determinata questione.

     

    Per quanto la strategia di usare poche risorse mentali, in molti casi sia funzionale ed efficiente (oggi come oggi siamo inondati di informazioni), essa può portare a generare opinioni e idee basate solo su alcune informazioni e non su tutte.

     

    Se qualcuno impiega alcune delle tecniche persuasive come quelle sopra descritte, il gioco è fatto, a quel punto la nostra attenzione sarà si elevata ma molto ristretta e concentrata solo su determinate informazioni e saremo motivati dall’ansia e dalla paura a difenderci dalle minacce messe in risalto dall’articolo appena letto, impedendoci così di poter ragionare in modo approfondito e critico su ciò che stiamo leggendo.

     

    In definitiva, se vi imbattete in un articolo che punta molto alla pancia, se avvertite emozioni negative, se certe parole sembrano messe per far esaltare un certo tipo di contenuto, se verrà fatto presente che se non farete nulla potreste perdere qualcosa e nello stesso testo vengono riportati dati statistici o scientifici senza poi citare le fonti, allora prendetevi del tempo per riflettere su quello che state leggendo.

     

    Per fare un esperimento pratico, provate a farvi un’opinione sul tema del “Gender” tenendo a mente quanto detto.

     

    Nei prossimi articoli affronteremo altri meccanismi che entrano in gioco in quella che è chiamata comunicazione persuasiva.

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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