"Esce oggi in Germania, per l' editore Droemer Knaur, il mio nuovo libro, scritto ancora con Douglas Preston, sulla scandalosa vicenda di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La faccenda può interessare poche persone, ma quello che può interessare è che nessun editore italiano lo ha voluto pubblicare".
A scriverlo, sul suo profilo Facebook, è il giornalista grassinese Mario Spezi, che appunto con Preston ha pubblicato il bestseller "Dolci colline di sangue". Conosciuto dal grande pubblico anche per i giorni di prigione che gli furono comminati con l'accusa di depistaggio nell'ambito delle indagini sul "mostro di Firenze", ha seguito da vicino anche la vicenda dell'omicidio della studentessa Meredith Kercher a Perugia.
Quello che Spezi sostiene nel momento in cui sta per uscire il suo libro, "Der Engel mit den Eisaugen", è che non accogliendo la tesi colpevolista nei confronti della coppia Sollecito-Knox, il mondo dell'editoria italiana ha chiuso le porte.
"Così come nessun editore italiano ha voluto pubblicare il libro di Raffaele – rilancia Spezi – "Honour Bound", che pure è arrivato al 24mo posto nella classifica del New York Times, né quello di Amanda che sarà in libreria il 30 aprile. Perché? Nessuno fornisce una risposta".
"So solo – conclude – che se io e Douglas avessimo scritto un libro colpevolista, un importante editore lo avrebbe pubblicato. Chi decide che cosa gli italiani devono o non devono leggere? Non possono sapere niente di che cosa sono capaci di combinare la giustizia e la polizia italiane?".
di Redazione
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