GRETI (GREVE IN CHIANTI) – Una nuova "casa", aperta ai turisti ma anche a tutte le persone del territorio che vorranno scoprire, assaporare, divertirsi, gustare. In cui il vino è il grande protagonista… accompagnato da ottimo cibo.
Giovedì 30 luglio, alla presenza (fra gli altri) del sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani e di Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e Wine Stores del gruppo Santa Margherita, si è tagliato il nastro del nuovo ristorante, wine bar ed enoteca Santa Margherita Tenimenti Toscani a Greti, alle porte di Greve in Chianti.
Una vera e propria rivoluzione su due livelli quella portata da Santa Margherita a Greti: dopo un accurato lavoro di restauro infatti, è qui che si è creato il cuore operativo e logistico in Toscana del gruppo vinicolo che, proprio in questo 2015, festeggia i suoi 80 anni di vita.
Sono state accorpate e razionalizzate le fasi più importanti, in un unico centro di lavorazione dotato di tecnologie all’avanguardia.
Una nuova e moderna linea di imbottigliamento e di stoccaggio, l’affinamento in legno e in acciaio, una sezione sperimentale dedicata all’affinamento in cemento e a quello in bottiglia (che varia da un minimo di 6 a un massimo di 12 mesi) per Riserve e Gran Selezione: sono solo alcune delle principali caratteristiche del nuovo "quartier generale" Santa Margherita Tenimenti Toscani.
Ma non ci è fermati a questo, ed eccoci infatti al… secondo livello. Luogo d’incontro e di ospitalità, il locale di Greti sarà inoltre "tasting room" per tutti i vini del gruppo e base di partenza per le visite alla cantina Lamole di Lamole.
Il ristorante (con lo chef Walter Ferrario), ideale per una sosta anche veloce, proporrà menu articolati e stuzzicanti, sfiziose, originali idee, che sapranno certamente soddisfare i palati più esigenti, durante tutto l'orario di apertura.
In Toscana il gruppo vinicolo Santa Margherita è presente da diversi decenni: la prima acquisizione risale al 1993 con Lamole di Lamole, nel Chianti Classico (177 ettari, di cui 57 a vigneto e 4 a uliveto) cui si è aggiunta nel 2002, Sassoregale, in Maremma, tenuta di 38 ettari di cui 30 a vigneto.
Qui a Greti ha dato corpo a un investimento di altissimo livello, sia in termini quantitativi che qualitativi: un investimento che può rappresentare anche un bel segnale di ottimismo per il territorio grevigiano e chiantigiano.
di Matteo Pucci
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