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lunedì 16 Giugno 2025
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    Asl, computer fuori uso (di nuovo): 40 persone senza analisi del sangue

    Ancora una volta lo stesso problema al distretto sanitario. E così si torna a casa senza aver potuto fare il prelievo

    SAN CASCIANO – Quaranta, tante sono le persone che nelle prime ore di martedì 15 maggio si erano presentate al distretto Asl di San Casciano per il prelievo del sangue.

     

    E che purtroppo, e non è la prima volta che succede, sono dovute tornare indietro senza fare il prelievo: perché il sistema dei computer era fuori uso.

     

    Tra queste anche otto persone accompagnate da un volontario della Misericordia di Mercatale, che mette a disposizione un pulmino per chi non ha la possibilità di essere accompagnati.

     

    "Ci risiamo!" ci dicono le signore che, con provetta e ricetta in mano, risalgono sul pulmino, quasi rassegnate. Ma non per questo meno indignate.

     

    MATTINATA PERSA – Il furgone da Mercatale

     

    "Purtroppo – ci spiega una di loro – adesso dovrò aspettare il prossimo martedì per il prelievo, con la speranza che non risucceda come questa mattina che non abbiamo fatto nulla. Sono sola e non ho nessuno che può accompagnarmi da Mercatale a San Casciano, così approfitto di questo prezioso servizio messo a disposizione della Misericordia di Mercatale".

     

    "Che funziona benissimo – tiene a dire – Il problema sopraggiunge quando arriviamo al Distretto e, a causa dei computer che non funzionano, siamo costretti  a tornare indietro, con tutti i disagi che lascio immaginare".

     

    Ci sono persone che prendono anche i permessi di lavoro, altri che hanno una certa urgenza per determinati esami, ad esempio chi assume il Coumadin.

     

    In questo caso se si riesce a fare l’esame l’altro rischio è che non arrivi la risposta a casa per posta, in particolare a chi abita nelle frazioni: così il più delle volte fanno riferimento all’Asl per farsi stampare l’esito.

     

     

    Abbiamo provato in varie occasioni a metterci in contatto con l’ufficio stampa dell’Asl, nostra unica possibilità per parlare del problema e riuscire a risolvere il disagio dei pazienti. Ma nonostante i nostri sforzi ancora siamo in attesa di risposte.

     

    L’unica cosa che abbiamo notato, e questa è stata tempestiva, è l’installazione di un cartello all’interno della Asl con la scritta: “Rispettiamo la privacy" con sotto i simboli di un microfono, una macchina fotografica e una telecamera, barrati. "Campagna di sensibilizzazione per la tutela della privacy”.

     

    Va benissimo, ma chi tutela e a chi spetta a risolvere i problemi delle 40 persone che sono dovute tornare indietro la mattina di martedì 15 maggio senza fare gli esami?

     

    E non possono bastare le scuse che impiegate e infermiere, lodevolmente e mettendoci la faccia (a volte purtroppo anche insultate), non possono fare altro che dire… “Riprovate domani”.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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