TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Anche loro sono ogni giorno in prima linea. Per garantirci di poter fare la spesa con tranquillità, ma chiedono (giustamente) civiltà, educazione e comprensione del momento. Oltre che il rispetto dei decreti della presidenza del consiglio su protezioni e distanze di sicurezza, oltre che la raccomandazione di fare la spesa una volta alla settimana.
Vedendo però che, purtroppo, ancora in molti non riescono a capire, i dipendenti della Coop di Tavarnelle hanno scritto una lettera al sindaco David Baroncelli.
"In questi giorni così complicati e decisamente straordinari – inizia la lettera – ci troviamo a doverci rivolgere a lei per gestire correttamente l'emergenza Covid-19. Siamo i lavoratori e le lavoratrici del punto vendita Unicoop di Tavarnelle; affrontiamo ogni giorno quel filo di paura che ci impongono i tempi, svolgiamo il nostro lavoro con pazienza, gentilezza e attenzione. Ognuno di noi mette in atto le disposizioni ministeriali, siamo forniti di dispositivi di protezione individuali".
"Ogni volta che torniamo nelle nostre abitazioni – prosegue la lettera – siamo accompagnati da un senso di inquietudine che purtroppo non possiamo controllare, perché non dipende da noi. Tutti i giorni ci scontriamo con l'irresponsabilità e la leggerezza dei cittadini".
Il nocciolo del problema è, infatti, questo: "I nostri clienti si presentano con cadenza quotidiana al supermercato, creando assembramenti superflui e rischiosi. In tanti ignorano la raccomandazione di indossare guanti e mascherina, per non parlare della distanza di sicurezza. Si verificano sovente situazioni dove due o più persone dello stesso nucleo familiare fanno spesa come in un sabato di festa".
"Non abbiamo – precisano – né il personale né l'autorità per poter gestire queste situazioni. Ci troviamo costretti a chiedere aiuto al garante dell'ordine pubblico e sanitario, onde evitare gli atteggiamenti controproducenti e dannosi di alcuni. Noi non abbiamo la possibilità di stare a casa e siamo grati ai cittadini responsabili che svolgono le proprie attività nella tutela della collettività, ai volontari e alle volontarie che collaborano alla gestione dell'emergenza".
"Le chiediamo – concludono con una richiesta al sindaco Baroncelli – di attuare qualsivoglia tipo di provvedimento per evitare che il supermercato sia scambiato per un parco giochi; non riusciamo più a ignorare le stesse facce che si presentano alle nostre porte non per necessità, ma per abitudine".
di MATTEO PUCCI
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