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venerdì 29 Marzo 2024
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    Una persecuzione sulla lapide in memoria della coppia francese uccisa dal Mostro agli Scopeti

    Secondo sfregio da quando è stata installata. Danneggiata (alla fine forse si può presumere anche che sia stata asportata) di nuovo, con un atto barbaro quanto insensato

    SCOPETI (SAN CASCIANO) – Non c’è pace per la targa in pietra, realizzata e installata in ricordo dei due francesi (Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili), uccisi dal Mostro di Firenze nel settembre 1985, nella piazzola in via Scopeti a San Casciano.

    Danneggiata (alla fine forse si può presumere anche che sia stata asportata) di nuovo, con un atto barbaro quanto insensato. Che lascia stupiti quanto amareggiati.

    Ieri le prime notizie relative a questo ennesimo sfregio alla memoria di questi due giovani, che trovarono la morte nella piazzola, mentre erano accampati in tenda.

    Stamani siamo andati sul posto a verificare: quando siamo arrivati la lapide, posta su un grosso masso dopo il primo danneggiamento, non c’era.

    Abbiamo cercato nei dintorni, nel bosco, in mezzo alla macchia che si trova nella scarapata immediatamente adiacente. Niente.

    Così abbiamo contattato Francesco Cappelletti. Che nel settembre del 2020, insieme a un gruppo di amici, si era preso cura della raccolta fondi, della realizzazione e dell’installazione.

    Cappelletti, in effetti, era stato avvisato del danneggiamento. Ma, impossibilitato a recarsi sul posto, non sapeva che fine potesse aver fatto la lapide.

    Altro giro di telefonate e abbiamo saputo che nei giorni scorsi è stato un cittadino a fare la segnalazione alla polizia locale di San Casciano e ai carabinieri. 

    Le prime informazioni dicevano che la lapide, danneggiata, era stata stata presa in custodia proprio dalle forze dell’ordine sancascianesi.

    Siamo andati al comando della polizia locale sancascianese, ma lì si trovano solo alcune schegge (forse del basamento).

    Rimane una triste realtà, che è sempre più una certezza: non c’è mai pace per le vittime del Mostro di Firenze. 

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    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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