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lunedì 29 Aprile 2024
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    La famiglia Antinori affianca il Comune di Firenze nel restauro conservativo di Ponte Vecchio

    Il primo restauro di questo tipo effettuato sull'opera, volto a riportare ad antico splendore uno dei monumenti simbolo di Firenze, celebrerà anche i 50 anni del Tignanello

    FIRENZE – La famiglia Antinori affianca il Comune di Firenze nelle prossime attività di restauro conservativo di Ponte Vecchio.

    Marchesi Antinori, all’interno del progetto più ampio del restauro, sosterrà la parte relativa ai prospetti del ponte.

    “La storia della nostra famiglia è da sempre legata a doppio filo alla città di Firenze sin dal XIII secolo” racconta Piero Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori.

    “Una città che ci ha dato tanto in questi secoli – riprende – motivo per cui ci fa particolarmente piacere poter essere parte di questo importante progetto”.

    “I 50 anni di Tignanello – conclude ricordano l’anniversario del grande vino prodotto nel cuore del territorio chiantigiano, sancascianese in particolare – sono l’occasione perfetta per poter supportare il Comune di Firenze in questo nuovo progetto di conservazione di Ponte Vecchio, un simbolo di Firenze nel mondo e un orgoglio per tutti noi fiorentini”.

    “Questo ponte è il simbolo della città, ha resistito ad alluvioni, incendi, l’invasione nazifascista. Adesso, per la prima volta nella sua storia centenaria, sarà oggetto di una complessa operazione di restauro che ne consentirà una completa valorizzazione” aggiunge Dario Nardella, sindaco di Firenze.

    “Ponte Vecchio non ha ovviamente problemi di stabilità – premette – è saldo e ancorato, ma soffre dei malanni tipici di un qualunque manufatto posto all’aperto, soggetto ai fenomeni atmosferici e alle piene del fiume”.

    “Si tratta di un progetto storico – specifica Nardella – perché mai Ponte Vecchio ha avuto un intervento di restauro di questa complessità tecnica. Alla fine avremo un ponte ancora più bello di come siamo abituati a vederlo”.

    “Ringrazio profondamente la famiglia Antinori per questo dono speciale che ha voluto fare a Firenze – conclude – E’ grazie alla sensibilità e alla generosità di questi gesti che pubblico e privato insieme possono prendersi cura del patrimonio artistico e storico della città”.

    La famiglia Antinori con il sindaco di Firenze, Dario Nardella

    Costruito nella prima metà del Trecento e oggetto di vari rifacimenti e consolidamenti nel corso dei secoli, Ponte Vecchio non aveva ancora mai ricevuto interventi di restauro conservativo, mirati a una sua valorizzazione anche dal punto di vista estetico.

    I lavori inizieranno nell’autunno del 2024: interesseranno il restauro dei materiali originari di tutti gli elementi presenti quali armille, prospetti, arcate, pile, spalle, muri d’ala, pavimentazione e i parapetti nelle due piazzette centrali, al fine di garantirne la loro conservazione nel tempo.

    Contestualmente, saranno realizzate le opere necessarie al miglioramento della gestione delle acque meteoriche.

    In particolare, le lavorazioni, nel loro complesso, si articoleranno nelle seguenti operazioni:

    – disinfestazione e disinfezione delle superfici per l’eliminazione di alghe, muschi, licheni e piante infestanti;

    – pulitura dei materiali da depositi incoerenti di particellato atmosferico, sostanze chimiche veicolate dalle acque meteoriche o dall’umidità di risalita, di efflorescenze saline, “croste” derivate dalla combinazione chimica di sostanze inquinanti presenti nell’ambiente;

    – rimozione di stuccature ed elementi o sostanze inidonee applicate in precedenti interventi;

    – consolidamento dei materiali in base allo specifico tipo di degrado, in particolare stuccatura, microstuccatura e presentazione estetica per colmare le discontinuità presenti sulla superficie della pietra e a offrire resistenza agli agenti di degrado quali inquinanti atmosferici, chimici, biologici e a infiltrazioni d’acqua;

    – consolidamento di fessure, di fratture e della lesione principale;

    – riprese dei giunti deteriorati, disgregati e mancanti;

    – ricostruzione di elementi lapidei e strati di intonaco (ove presenti);- integrazione con elemento lapideo o riempimento con pezzatura in pietra forte e malta;

    – protezione delle superfici in pietra, intonacate, elementi in metallo;

    – stilatura dei giunti fra le pietre e sostituzione degli elementi fortemente degradati;

    – restauro della pavimentazione in pietra;

    – restauro cimase in pietra serena sui parapetti delle piazzette.

    Per quanto riguarda le tempistiche, i lavori da effettuare sulla pavimentazione sono
    programmati nel periodo ottobre/novembre 2024, i lavori sulle pile e sulle spalle del ponte sono previsti nel periodo estivo 2025, mentre quelli relativi ai prospetti sono previsti nell’estate 2026.

    L’importo complessivo dell’intervento è di 2 milioni di euro. 

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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