GAIOLE IN CHIANTI – La Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ha preso parte (“con entusiasmo”) all’evento “Un Castello per Tutti – Sport e Inclusività”, svoltosi presso l’incantevole Castello di Meleto a Gaiole in Chianti, lo scorso fine settimana.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione Radici in Chianti, ha rappresentato un’occasione unica per unire sport, storia e accessibilità in uno scenario carico di fascino e valori.
Tra le numerose realtà coinvolte, insieme ai rappresentanti di Family Sub, Arcieri Mens Sana, Fie Escursionisti, Diversamente Danza, anche l’Asd Gruppo Sportivo Casetta Monteaperti.
Che per Figest ha voluto portare il proprio contributo con una rappresentanza dei Balestrieri Monteaperti 1260, pronti a far conoscere la disciplina della balestra storica anche nell’ambito dello sport paralimpico.
Un momento di grande intensità e valore inclusivo che ha regalato emozioni autentiche, riflessioni importanti e nuove prospettive.
Proprio nella squadra Monteaperti 1260, infatti, sono attualmente tesserati sei atleti paralimpici, tra cui cinque non vedenti e un ipovedente, che parteciperanno al Campionato Italiano Paralimpico FIGeST previsto per novembre.
Durante l’evento, il pubblico ha potuto assistere a dimostrazioni pratiche, avvicinarsi a discipline tradizionali e scoprire come queste possano essere non solo tramandate, ma anche trasformate in potenti strumenti di inclusione e coesione sociale.
A coronare la giornata è stata la partecipazione straordinaria del campione paralimpico Matteo Betti, medaglia d’argento a Parigi 2024 nella scherma, che ha tenuto una conferenza appassionante, offrendo una preziosa testimonianza personale e ispirando atleti, tecnici e pubblico presenti con parole di forza e speranza.
“Eventi come questo rappresentano il cuore della missione FIGeST – sottolinea il presidente nazionale Enzo Casadidio – ovvero custodire le radici e le tradizioni italiane, rendendole vive e accessibili a tutti, attraverso percorsi di inclusione reale e partecipazione attiva”.
La Federazione ringrazia gli organizzatori, le associazioni coinvolte e tutti i partecipanti, “per aver contribuito a rendere questa giornata un esempio concreto di come lo sport tradizionale possa essere un linguaggio universale, capace di abbattere barriere e costruire legami autentici”.
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