20 gennaio 2019: partenza dell’undicesimo Treno della Memoria dalla stazione Santa Maria Novella per Auschwitz.
Una folla di 500 studenti già aspetta lì davanti, ci siamo anche noi, 10 studenti in rappresentanza del Gobetti Volta.
Oggi è finalmente iniziata l’esperienza a cui tanto abbiamo pensato e con questa il nostro impegno nel diventare nuovi testimoni; ecco le nostre impressioni di questa giornata.
La sveglia ha suonato presto e con lei la mente ha iniziato a proiettarsi nel nuovo ambiente che avrebbe incontrato, di cui ha tanto letto sui libri.
Dopo le diverse operazioni di organizzazione ed il discorso del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, abbiamo qualche ora libera che sfruttiamo subito per far nascere un’intimità all’interno del gruppo che insieme affronterà il viaggio.
Saliamo sul treno e ci sistemiamo nei nostri scompartimenti dove iniziamo a conoscere gli altri partecipanti.
Il tragitto prosegue e nel pomeriggio abbiamo l’opportunità di dialogare con Tatiana Bucci, una delle poche sopravvissute alla distruzione violenta del lager.
La conversazione si sviluppa attorno alle nostre domande e subito le riflessioni emergono e arrivano dritte il cuore.
Ci ha particolarmente colpito come la signora Bucci ci abbia coinvolto nelle sue memorie attraverso le parole e reazioni dovute al ricordo: era solo una bambina di 6 anni quando visse quella terribile esperienza.
Alla domanda “potrebbe mai perdonare i nazisti?”, risponde che in realtà è molto difficile per un prigioniero riuscire a perdonare e, dopo aver esitato, ci confessa che forse nemmeno lei sarebbe capace di farlo: “Se chiudo gli occhi e penso a Birkenau, rivedo il camino che si vedeva dalla nostra baracca e sputava fiamme e fumo ogni notte, inspiegabilmente, senza sapere cosa volesse dire ero consapevole che da lì uscivamo noi”.
Tuttavia richiama l’importanza di ritornare nel campo che, vista la sconvolgente situazione attuale, è per lei diventato un dovere.
Con questo invito a confrontarci con l’altro, torniamo nelle nostre cabine con un forte desiderio di vivere con profondità questi giorni è tutti gli incontri che faremo per riportarli nella nostra quotidianità.
I ragazzi del Gobetti Volta sul Treno della Memoria
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Un laboratorio di giornalismo che ormai va avanti da oltre due anni, grazie alla splendida collaborazione degli insegnanti e della dirigenza dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli.
Il Gazzettino del Chianti ha deciso quindi di dare una organicità a questa collaborazione creando questo apposito spazio in cui troveranno spazio tutti gli articoli scritti dagli studenti e dalle studentesse di quella che è l’unica scuola superiore presente nel nostro territorio.
Scriveranno anche di questo, del territorio in cui vivono e dal quale tutti i giorni “partono” per andare a scuola. Ma anche della scuola stessa, di quello che vi accade.
Articoli scritti da ragazzi dalla prima alla quinta superiore, seguiti dalla nostra redazione ma lasciati liberi nella scelta degli argomenti. Anche di sbagliare. In un piccolo-grande laboratorio di giornalismo aperto e plurale. Buona lettura!