In occasione dei settecento anni dalla morte del poeta fiorentino Dante Alighieri, avvenuta nella notte fra il 13 e 14 settembre 1321, l’ISIS Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli ha organizzato un progetto che prevede la lettura delle tre cantiche della Divina Commedia, con due momenti per cantica, in tre successivi anni scolastici.
Il programma include la partecipazione di docenti e studenti dell’istituto e di persone esterne interessate al poema.
La lettura della prima parte dell’Inferno si è svolta sabato 9 febbraio, mentre quella della seconda parte sabato 16 febbraio, entrambe nell’oratorio di Santa Caterina delle Ruote, in località Ponte a Ema.
L’oratorio del XIV secolo è diventato luogo di attrazione per amici, parenti e persone incuriosite dall’opera del Sommo poeta. I partecipanti sono riusciti a coinvolgere gli spettatori con la lettura integrale dei canti dell’inferno dantesco.
Ogni gruppo di studenti-professori, sotto la guida di un docente-tutor, proponeva uno o più canti con l’obiettivo di offrire una lettura alternativa che suscitasse nel pubblico un’attrazione verso una delle più importanti opere italiane, scritta tra il 1304-07 e il 1321.
Vari i commenti di chi ha partecipato: “Sicuramente è stata un’emozione vedere mia figlia leggere Dante” dice una mamma che ha assistito alla rappresentazione del 16.
“Soprattutto – tiene a Sottolineare – dopo aver visto quanto impegno ci ha messo esercitandosi anche casa. Certo io che non conosco la divina commedia non ho capito molto, ma lo scenario era molto suggestivo e qualcosa è arrivato anche a me che sono lontanissima da questo mondo”.
I ragazzi che si sono cimentati con Dante sono entusiasti: “Avevo deciso di partecipare a questo progetto perchè era un modo per “accantonare” ore di scuola- lavoro – dice Ester – ma mi sono accorta che ne e ho ricavato molto di più: anzitutto un approfondimento della divina commedia ci ovviamente ci viene proposta in modo più scolastico e poi il fatto di rendermi conto che ci sono tante persone interessate a Dante”.
“Per me – aggiunge Asia – è stata la possibilità di mettere alla prova la mia timidezza, partendo da qualcosa che dall’inizi0 dell’anno mi ha veramente e inaspettatamente interessato, ovvero la lettura dell’Inferno”.
Anche per Mery vincere la timidezza è sempre una sfida: “Stavolta ho potuto farlo in un modo che mi ha divertito e che mi ha dato sicurezza nel parlare, perfino di fronte a un pubblico!”.
Infine Estella: “La cosa che non avrei mai creduto è che a forza di leggere un canto ne capisci il significato, piano piano sempre di più, insomma diventa tuo!”.
“Forse per questo qualche ragazzo sapeva addirittura la sua parte a memoria – incalza Isabella – Se mi avessero detto prima che sarebbe stato così non ci avrei creduto, mi sono stupita nel vedere quanto impegno c’è stato da parte di noi studenti”.
Chi si fosse perso la lettura della prima cantica potrà partecipare a quella della seconda (Purgatorio) che si svolgerà ad inizio primavera dell’anno prossimo in luogo ancora da stabilire.
L’obiettivo di studenti e docenti è quello di condurre, grazie alle loro letture, attraverso tutto il singolare ed indescrivibile mondo della Divina Commedia.
Articolo di Giulia Freno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un laboratorio di giornalismo che ormai va avanti da oltre due anni, grazie alla splendida collaborazione degli insegnanti e della dirigenza dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli.
Il Gazzettino del Chianti ha deciso quindi di dare una organicità a questa collaborazione creando questo apposito spazio in cui troveranno spazio tutti gli articoli scritti dagli studenti e dalle studentesse di quella che è l’unica scuola superiore presente nel nostro territorio.
Scriveranno anche di questo, del territorio in cui vivono e dal quale tutti i giorni “partono” per andare a scuola. Ma anche della scuola stessa, di quello che vi accade.
Articoli scritti da ragazzi dalla prima alla quinta superiore, seguiti dalla nostra redazione ma lasciati liberi nella scelta degli argomenti. Anche di sbagliare. In un piccolo-grande laboratorio di giornalismo aperto e plurale. Buona lettura!