E’ arrivato l’ultimo giorno.
Veniamo accompagnati nella zona centrale della città di Cracovia e visitiamo la Cattedrale, il Castello del Wawel e il Palazzo dei tessuti, nella splendida piazza del mercato.
Interrompiamo il breve tour per dirigerci verso l’importante Università Jagellonica, quella di Copernico e di Karol Wojtyla, dove ci aspetta il “Citizen Dialogue”.
Qui viviamo la nostra prima conferenza di stampo internazionale, alla quale intervengono personalità di grande rilievo come il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
L’incontro si divide in due fasi: la prima è caratterizzata dalle testimonianze delle sorelle Bucci e di Lidia Maksymowicz, mentre nella seconda abbiamo l’opportunità di interagire con gli altri ospiti presenti.
Le sopravvissute raccontano la loro commovente storia, facendo vibrare nuovamente le corde più sensibili del nostro cuore.
Ascoltare la testimonianza di Lidia, che ha dovuto subire torture fisiche e psicologiche per mano del famoso medico Mengele, ha colpito ancora più profondamente la nostra anima.
L’incontro sul piano politico si è basato maggiormente sull’entusiasmante dibattito instauratosi attraverso le domande poste dai ragazzi e sul tentativo di risposta di Timmermans e Rossi.
Nonostante i quesiti, talvolta provocatori, è sempre emerso un confronto costruttivo tra le due realtà. I principali temi sui quali il dialogo si è concentrato sono stati: le scelte adottate dall’Ue riguardo alla Brexit, l’immigrazione, i crescenti sentimenti nazionalisti e la concreta collaborazione tra i vari stati membri dell’unione.
Il meeting ha fatto nascere fra noi nuove domande e alimentato discussioni che sono continuate durante il pranzo.
Nel primo pomeriggio abbiamo salutato Cracovia con una breve cerimonia durante la quale il gesto conclusivo e piu significativo è stato quello proposto da Ugo Caffaz: unirci in un abbraccio di alleanza e fraternità. Insieme adesso possiamo affrontare tutto ciò che abbiamo vissuto, per condividerlo a nostra volta appena ritornati alle nostre case e alla vita di sempre.
Con questo nuova forza prendiamo il treno del ritorno.
I ragazzi del Gobetti Volta sul Treno della Memoria
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Un laboratorio di giornalismo che ormai va avanti da oltre due anni, grazie alla splendida collaborazione degli insegnanti e della dirigenza dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli.
Il Gazzettino del Chianti ha deciso quindi di dare una organicità a questa collaborazione creando questo apposito spazio in cui troveranno spazio tutti gli articoli scritti dagli studenti e dalle studentesse di quella che è l’unica scuola superiore presente nel nostro territorio.
Scriveranno anche di questo, del territorio in cui vivono e dal quale tutti i giorni “partono” per andare a scuola. Ma anche della scuola stessa, di quello che vi accade.
Articoli scritti da ragazzi dalla prima alla quinta superiore, seguiti dalla nostra redazione ma lasciati liberi nella scelta degli argomenti. Anche di sbagliare. In un piccolo-grande laboratorio di giornalismo aperto e plurale. Buona lettura!