La Croce Rossa di Bagno a Ripoli attualmente si trova in sistemazione provvisoria nei locali adiacenti alla chiesa della Pentecoste a causa dei lavori di ristrutturazione, cominciati nel marzo 2014, ma finalmente in dirittura d’arrivo.
Questa ristrutturazione prevede l’installazione di nuovi ambulatori, 13 in tutto, perchè i vecchi, risalenti al 1989, con cinque stanze di medici base e specialisti, non bastavano a soddisfare i bisogni del territorio.
Leonardo Pasquinelli, consigliere dal 2005 quando c’era già il progetto, ha spiegato che i soldi usati per i lavori sono il frutto di autofinanziamenti attraverso i rimborsi della Asl per i servizi d’ambulanza, e che dà molta soddisfazione l’esser riusciti anno dopo anno a metter via i soldi “come formichine” senza chiedere prestiti alla banca.
“Così dal 2005 è partito tutto l’iter dei permessi – dice – che è stato molto lungo, e poi nel marzo 2014 sono partiti i lavori”.
Da parte dell’amministrazione comunale hanno ricevuto più terreno disponibile per l’ampliamento dello spazio. Ad esempio è stata costruita una rampa d’accesso in modo che le ambulanze passino senza rischio per i pedoni.
Quella della Croce Rossa è di Bagno è una storia praticamente secolare: negli anni ’20 del 900 sul territorio era presente la Pubblica Assistenza, costruita da volontari, ma i patti lateranensi (1929) trasferirono tutti i beni delle pubbliche assistenze alle croci rosse. Nel dopoguerra l’attività ha sempre continuato e così fino ad arrivare agli anni ’80.
Andrea Chiti, tuttora vicepresidente e presidente al tempo in cui ideò il progetto, ha descritto il volto della nuova Croce Rossa: appena entrati al piano terreno una prima reception (medicina di base), uno spogliatoio per i medici e 4 ambulatori per i medici di famiglia muniti di lettini con comando elettronico, attrezzati con tutto l’occorrente ma senza cose inutili.
“Abbiamo pensato a un programma per prenotare le visite via internet in modo che la persona veda la disponibilità del proprio medico e prenoti senza fare coda telefonica”: il servizio viene effettuato da volontari, solo due persone vengono stipendiate, altrimenti sarebbe troppo costoso.
Sempre al pian terreno è stata installata una sala convegni, separata dall’ingresso, per i corsi di primo soccorso rivolti alla popolazione. Al piano superiore è presente la seconda sala d’aspetto, 9 ambulatori di medicina specialistica, letto elettrico con tutti gli snodi, specchio per la postura e stanza per tecarterapia. La parte più spaziosa è quella per l’otorinolaringoiatria, dove ci sarà la cabina per misurare l’udito.
In totale quindi 13 ambulatori, 4 al pian terreno per medicina base e 9 al piano superiore per gli specialisti: fisioterapia, otorino, dermatologo, gastroenterologo, gerontologo, dentista, ecografia infantile, angiologo e cardiologo.
Ma il fiore all’occhiello sarà l’ambulatorio dell’oculista, che potrà fare anche piccoli interventi col laser e rispondere ai bisogni fondamentali in questo settore evitando il viaggio obbligato verso Careggi.
In definitiva la nuova struttura garantirà un servizio migliore e più completo soprattutto per le persone anziane che hanno poca libertà di movimento.
Infine in collaborazione con l’Asl ci sarà anche la stanza per prelievi di sangue con attrezzature di emergenza.
L’inaugurazione era prevista per il 10 aprile; purtroppo a causa di problemi da parte della ditta appaltatrice, riguardanti il rilascio dell’abitabilità dei locali, l’evento è slittato a data da definirsi.
Ma alla Croce Rossa sono pronti e fiduciosi che l’inaugurazione possa svolgersi in primavera. Questo il programma: al mattino ci sarà il raduno di tutte le associazioni, la messa, discorso delle autorità, il taglio del nastro e la partecipazione al palio delle contrade. Vi sarà poi il pranzo con le autorità, il rinfresco per la popolazione e infine la cena con i volontari.
Articolo di: Francesca Parenti, Elena Montanelli, Sara Pinzani, Chiara Caradini
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