Alessandro Benvenuti è tornato in scena a Ponte a Ema dopo la sua ultima sfida cinematografica “I delitti del BarLume”.
Nei giorni scorsi ha tenuto uno spettacolo nel piccolo circolo Acli intitolato “Un comico fatto di sangue” nel quale narra la sua vita, artistica e privata, in modo autoironico e autobiografico, accompagnato dall’inconfondibile umorismo toscano.
Il famoso comico fiorentino ha iniziato a fare teatro all’età di 14 anni nella compagnia teatrale del suo piccolo paese natale, Pelago.
Nel 1972 ha fondato la compagnia cabarettistica dei Giancattivi che poi si è sciolta nel ’90; nello stesso anno ha diretto il cinepanettone “Benvenuti in casa Gori” nel quale il comico ci mise tutto il cuore: “Il mio obiettivo era quello di far divertire il pubblico, proponendo scene che sarebbero assurde nella vita reale ma che nel cinema riscuotono molto successo e spesso sono ricorrenti”.
Uno dei suoi ultimi personaggi è stato quello di Emo, arzillo anziano nella serie di film per Skycinema “I delitti del BarLume” ambientata in Toscana, più precisamente all’Isola d’Elba, dove avvengono alcuni omicidi e il protagonista, aiutato da altri anziani, riesce sempre a risolverli senza l’aiuto della polizia.
Alessandro ci racconta il suo personaggio: “Emo non esiste nei libri, ma dopo la morte dell’attore che interpretava Ampelio, gli autori hanno preferito non sostituire il personaggio con un altro attore, perciò è nato il mio personaggio che è stato ideato apposta per me”.
Nel suo spettacolo invece il comico si rivolge al pubblico come se stesse parlando ad un amico, raccontando le insidie familiari e lavorative, ripercorrendo tutte le tappe della sua vita, senza però fare nessun accenno ai suoi film o ai suoi lavori di sceneggiatura.
“Vado fiero di tutti i personaggi che ho creato e interpretato, ma se ne dovessi sceglierne uno direi Ivo del film “Ivo il tardivo”, commedia del ’95”.
Alessandro dopo ben 52 anni di spettacoli e cabarettismo non ha perso la voglia di mettersi in gioco e di far ridere il pubblico.
Articolo di: Costanza Carlini, Martina Martucci e Claudia Morara
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