GREVE IN CHIANTI – Sembra impossibile ma c'è un intero territorio come quello del comune di Greve in Chianti letteralmente… isolato dal mondo. E parliamo di un territorio con migliaia di residenti, grandi cantine, strutture agrituristiche, zone artigianali e industriali. E la rabbia (sacrosanta) sta diventando incontrollabile.
Domenica 31 luglio una nuova giornata… di "passione": "Siamo nuovamente a scrivervi – è la lettera di alcuni cittadini – a nome di tutto il paese di Panzano in Chianti, per segnalare il sesto disservizio in meno di un mese causato dalla centrale Telecom Italia (TIM) che per semplici cali di elettricità causa un intero black out provocando così grossi disagi alla popolazione, come nel precedente articolo".
"Anche domenica 31 luglio – riprendono – Panzano in Chianti è nuovamente isolato in tutti i servizi internet e di telefonia fissa a partire dalle 18. Innumerevoli i disagi: sportelli bancomat fuori uso, linee telefoniche fuori uso, internet fuori uso e impossibilità di effettuare pagamenti tramite POS presso ristoranti e alberghi, senza escludere chi magari stava anche lavorando da casa".
"Abbiamo contattato i vari CallCenter dei vari operatori – proseguono – ma senza esito positivo, alcuni dicono addirittura 48 ore di tempo per il ripristino. Siamo veramente desolati che nessuno possa veramente prendere in mano questa situazione, sembra di essere nell’era della preistoria. Abbiamo fatto varie segnalazioni anche al nostro Comune, ma al momento senza alcun esito di riscontro. Siamo veramente abbandonati a noi stessi senza che nessuno ci dà speranze di sistemazione della problematica. Però continuiamo a pagare… i conti telefonici".
Segnalazioni, come detto, anche da altre zone del comune: "Fin dalla mattinata di domenica 31 luglio, in zona Strada in Chianti, Chiocchio e Petigliolo, hanno smesso di funzionare le linee telefoniche le Adsl domestiche, è stato molto difficoltoso mettersi in contatto con il 187 e il problema è andato avanti a lungo, causando disagi a utenti e strutture ricettive quali ristoranti e alberghi".
di Matteo Pucci
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