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martedì 8 Luglio 2025
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    Il Grande Freddo

    Ultimamente, intabarrate in piumini e berretti di lana, ci lamentiamo senza sosta del freddo; cosa fare per riuscire a sopportare ancora questi ultimi 20 giorni, prima che la primavera inizi a fare capolino? Certo, non aiutano i telegiornali che sono solo in grado di dare improbabili nomi alle continue perturbazioni e ricordarti che se oggi è stato freddo… domani lo sarà ancora di più.

     

    Arrivati a questo punto dell’anno, è difficile sopravvivere alla noia di un letargo obbligato. E, nonostante gli ultimi acquisti concessi dai saldi, anche il guardaroba ci ha stufato. La nostra pelle non sopporta più il contatto con i vestitoni di lana e la nostra vista non tollera ulteriormente questi orribili piumini che ci fanno sembrare degli omini Michelin, senza parlare dei caldissimi stivali australiani (in cui ognuna di noi ha cercato più volte riparo e consolazione) che sono indispensabili sì per l'inverno, ma sgraziano anche le gambe più magre del pianeta.

    Non se ne può più delle serate passate in casa, cercando di riscaldarsi sotto una copertina di pile, sorseggiando tisane calde. Nonostante l’arrivo del digitale terrestre, con la vasta gamma di canali e programmi nuovi e divertenti, anche la TV ormai ci tedia.

    Siamo sature anche delle sale cinematografiche, tra i nostri rifugi preferiti, specialmente se con parcheggio sotterraneo che ci evita ventate fredde notturne e inutili mezz’ore passate a girovagare per trovare un posto auto (solitamente lontano almeno 1Km dal cinema).

     

    Certo, di grande consolazione ci sono stati ristoranti o locali, specialmente quelli dotati di funghi scalda ambiente, che ci consentono di fumare l’ennesima sigaretta alla velocità della luce ma evitandoci il congelamento delle dita, ma niente a che vedere con il bisogno di un clima tenue e primaverile che sembra dietro la porta ma non arriva mai.

    Per il momento quindi non ci rimane che aspettare ancora, possibilmente con goderecce cene tra amici. Classiche bourguignonne e fondue, bisteccate al caminetto, zuppe calde e quant’altro, il tutto accompagnato da corposi Chianti che riscaldano l’atmosfera e l’umore. Si conclude con caldarroste, mentre partono mani di briscoline e serpentoni, mercante in fiera, o qualsiasi altro genere di gioco in scatola.

     

    Il sempre verde Risiko, che allo svago associa anche una sempre utile lezione di geografia (sebbene in certe vecchie edizioni sia davvero da ignorare), è ancora una garanzia per trascorrere almeno 3 ore in compagnia. E poi si sa, attaccare il Kamchatka dà sempre la sua soddisfazione.

    Ma anche se apparentemente questi ritrovi ti salvaguardano da una serata da “brivido”, resta il trauma di abbandonare, a fine serata, una calda dimora, per entrare – forti solo della certezza del vostro scalda sonno acceso ad attendervi nel letto – in una macchina completamente ghiacciata, che diventerà tiepida soltanto sotto il portone di casa.

    E poi arriva la temuta neve, che ci costringe a cimentarti nel montaggio delle catene, in guide spericolate, ci tiene ore a bocca aperta davanti alla finestra, intasa e paralizza i nostri paesi.. e i social networks pure.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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