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sabato 5 Luglio 2025
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    Giovani talenti in cucina: da Castellina un finalista del Premio Riso Gallo

    Non è certo per il richiamo alla simbologia animalesca se un talento chiantigiano sarà presente alla finale del “Premio Gallo Risotto dell’Anno”, il prossimo 3 ottobre, nell'affascinante scenario del Teatro della Scala di Milano.

     

    Le ragioni sono piuttosto da individuare nelle doti di Pietro Cacciatori (al centro nella foto), classe 1992, chef in forze al ristorante “L’Albergaccio di Castellina” a conduzione familiare, che sarà uno dei tre finalisti dello storico concorso nazionale che Riso Gallo rivolge, ogni due anni, ai giovani di età compresa fra i 18 e i 26 anni e agli allievi dell’ultimo anno degli istituti alberghieri.

     

    Pietro ha brillantemente superato le selezioni tenutesi lunedì scorso, 18 aprile, all'istituto alberghiero “Carlo Porta” di Milano.

     

    L’edizione 2016, promossa da New Business Media, invitava i giovani chef a realizzare un massimo di tre ricette sul tema delle tipicità e delle eccellenze italiane, ispirato al fil rouge di Expo 2015.

     

    Pietro ha affrontato la sfida facendo forza su un binomio tradizionale per la cultura gastronomica toscana: salumi e formaggi. La ricetta prevede che il risotto sia mantecato al pecorino di fossa e poi impiattato, adagiandovi sopra una fetta di sorpassata finissima, con spezie, pan pepato e limone candito.

     

    "Metto spezie e limone – dice Pietro – perchè, di regola, in una buona sorpassata questi sono ingredienti fondamentali insieme al prezzemolo. Quindi non faccio altro che enfatizzare gli aromi già presenti, in modo naturale".

     

    Le circa 100 proposte culinarie pervenute sono state sottoposte alla selezione di una giuria composta da esperti quali Annie Feolde (“Enoteca Pinchiorri”, 3 stelle Michelin), Antonella Ricci (“Al fornello da Ricci”, Ceglie Messapica, 1 stella Michelin), Marisa Fumagalli (critico gastronomico del Corriere della Sera), Paola Ricas (giornalista gastronomica, per oltre 25 anni direttore de La cucina italiana e ora giudice a “La prova del cuoco”) e Adriano Canever (esperto di Riso Gallo).

     

    "Quando siamo arrivati al momento del verdetto – confessa Pietro – eravamo tutti a sedere con gli occhi puntati sul direttore di Riso Gallo, il quale aveva il foglio con i nominativi. Non volava neanche una mosca quando ha detto che avrebbe svelato i nomi in ordine alfabetico. A quel punto ero cosciente, chiamandomi Cacciatori, che se il mio nome non fosse stato il primo… addio podio. Quando il mio nome è saltato fuori, sono rimasto imbambolato sulla sedia alcuni secondi prima di alzarmi in piedi a stringergli la mano".

     

    Il prossimo 3 ottobre Pietro se la vedrà in finale con Sergio Daniel Porras Salazar e Gabriel Timis, i quali hanno superato le selezioni con i loro risotti a base di pesce: uno con gli scampi e l’altro con la trota salmonata.

     

    In quell’occasione, sarà inoltre presentata la decima edizione della “Guida Gallo” con annessa cena di gala. Il primo classificato del concorso avrà l'onore di vedere il suo risotto nella copertina della guida, distribuita in Italia e all'estero, come trampolino di lancio e grande opportunità di visibilità.

     

    Per ora Pietro merita le dovute congratulazioni; poi, a ottobre, faremo tutti il tifo per lui nella speranza che l’edizione 2016 del concorso del Riso Gallo si connoti del talento di un giovane proveniente dalla terra del Gallo Nero.

     

    Piccola informazione aggiuntiva come post scriptum per gli amanti del risotto: il risotto di Pietro sarà preparato anche come primo piatto durante la cena della Pentecoste a Castellina, il prossimo 13 maggio.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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