Che l'incontro fra i rappresentanti del Partito democratico di Impruneta e quelli di Sinistra ecologia e libertà, previsto per la sera del 9 gennaio, non fosse riuscito a rimettere insieme i cocci di una coalizione di centrosinistra ormai quasi del tutto naufragata lo si è capito di un durissimo "post" pubblicato su Facebook da Riccardo Lazzerini.
Proprio lui, il nome proposto da Sel per le primarie di coalizione e sul quale il Pd imprunetino ha stoppato tutto. Ed è proprio lui che, con grande durezza, dopo la mezzanotte, esprime tutta la sua rabbia per come si sono messe le cose.
"Il veto persiste – scrive Lazzerini, facendo nomi e cognomi – la segreteria Pd (Luciano Burgassi, Paolo Sestini, Dino Lotti, Liliana Kraft, Giovanni Rigacci, Angiolo Fossati… mi scuso se ho dimenticato qualcuno), adducendo l'elemento rinnovamento ed inaffidabilità, ha ribadito a nome di una presunta comunità, l'incandidabilità del sottoscritto alle primarie di centrosinistra. Indicano, poi, un percorso interno al Pd per la scelta dei candidati e poi si vedrà".
"Rimaniamo in attesa – conclude durissimo Lazzerini – di uno scampolo di democrazia. Il sottoscritto dichiara di essere un cittadino perbene (forse antipatico) che paga le tasse in questo comune".
Adesso c'è da capire come si delineerà il percorso: se è quello indicato da Lazzerini, ovvero primarie interne al Pd fra Marco Pistolesi, Joele Risaliti e Alessio Calamandrei, ci sarà anche da capire se tutti e tre, che avevano presentato le firme per delle primarie di coalizione e non di partito, ci staranno.
Di sicuro, se la strada è questa, la coalizione di centrosinistra (Pd, Psi, Sel, Indignamoci), nata con fatica il 17 dicembre dopo anni di durissima lotta locale, si è già sfasciata sugli scogli. E si tornerà ad avere, ancora una volta, l'anomalia imprunetina. Comune in cui Sel è antagonista al Partito democratico.
di Redazione
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