SAN CASCIANO – La consigliera comunale di opposizione (gruppo Lega) Benedetta Venezia, focalizza l’attenzione sul “problema dell’illuminazione pubblica, sia nel centro di San Casciano che nelle frazioni”.
Anche nel pomeriggio di ieri ad esempio, venerdì 31 gennaio, per alcune ore l’intero paese di Montefiridolfi è rimasto completamente al buio (e non è la prima volta).
“Sono stata contattata da alcuni cittadini – dice Venezia – relativamente alla mancata illuminazione delle strade comunali. Molti lampioni sono da mesi spenti e, nonostante le richieste scritte, sia all’ente fornitore che al Comune, ad oggi nessuno ha provveduto a trovare una soluzione a questo problema”.
“L’ultima segnalazione – fa sapere – mi è pervenuta in merito a via Brunelleschi, dal bivio con la Romola fino all’inizio della salita del circolo, a Chiesanuova, che è interamente al buio ormai da giorni”.
“Sui social – sottolinea Venezia – è stato diffuso un video del vicesindaco nel quale dà tutte le istruzioni per denunciare all’Enel i malfunzionamenti relativi all’illuminazione, come se il Comune fosse esente da responsabilità”.
“Mi domando – puntualizza – allora il Comune a cosa serve? Solo per pagare le tasse esorbitanti di IMU, Tari e quanto altro? E’ un semplice intermediario? Fosse così potremmo non averla un’amministrazione comunale! Non è così, ci vogliono far credere che sia così, ma non lo è!”.
“I servizi vengono dati in appalto dal Comune a società esterne – continua la consigliera Venezia – ma ciò non esenta il Comune dal controllare e dall’intervenire nel caso ci siano ripetute richieste dei cittadini inevase, essendo beni ricadenti nel Comune stesso”.
“Oltre a ciò – rimarca – il fatto che l’illuminazione non funzioni, è un pericolo sia per la sicurezza stradale; e in più agevola e può essere causa anche dell’incremento dei furti (ad oggi numerosi) nel nostro territorio. Nel caso poi di incidenti, dove l’illuminazione è inesistente, il Comune verrebbe chiamata a rispondere per i danni provocati ex art 2051 cc, a causa di malfunzionamento dell’illuminazione di proprietà del Comune stesso, con notevole esborso di soldi pubblici”.
“Propongo pertanto al Comune e alla giunta – conclude – di comunicare sì i numeri utili per trovare una soluzione a tale problema, ma propongo di fare una “girata” per tutto il comune, verificando tale malfunzionamento ed allertare immediatamente le ditte appaltatrici. Affinché agiscano nell’immediato, prima che accadano sinistri che possano causare esborsi inutili e prevedibili di soldi pubblici”.

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