SAN CASCIANO – Domenica 5 gennaio, alle ore 17.30, nella chiesa della Misericordia (Santa Maria del Prato), a San Casciano, si terrà il concerto “Ero Cras” (Verrò domani), acrostico che si forma dalle iniziali delle sette Antifone – le Antifone maggiori – che la Chiesa romana canta ai Vespri delle Ferie maggiori (17-23 dicembre).
Le Antifone, infatti, iniziano sempre con la O vocativa in segno di attesa.
L’intento è quello della lettura di queste antifone, e della loro interpretazione con canti della tradizione popolare e religiosa che saranno intervallati da momenti e gesti di riflessione.
Saranno coinvolti direttamente alcuni ragazzi dell’Associazione per Crescere Insieme Onlus che nasce proprio con l’obiettivo di favorire l’interazione e offrire soluzioni di supporto a tutti coloro che sono in contatto con situazioni di disabilità e disagio.
Il filo conduttore che lega le attività è il durante di noi in funzione del dopo di noi.
La modalità di partecipazione/interazione sarà determinata dalla volontà e dal grado di interesse che ciascuno manifesta nella totale libertà di scelta e predisposizione.
Il coro partecipante è denominato “Abbracci di Note” ed è composto da circa trenta persone. Il gruppo è diretto da Giuliana Alina Maria Gelli per la parte corale e direzione artistica e Matteo Gibellini, per la parte musicale.
Questo evento è realizzato dalla Misericordia di San Casciano con la compartecipazione del consiglio regionale della Toscana ed è curato per la Festa della Toscana da Giovanna M. Carli insieme alla stessa Misericordia e all’Associazione per Crescere Insieme.
“Ero Cras” è il primo di due eventi: il prossimo sarà dedicato al genio di Dante Alighieri e avverrà sabato primo marzo sempre nella chiesa della Misericordia, entrambe le performance sono unite dal filo conduttore della musica.
“Per ricordare – sottolinea Carli – come dal 30 novembre 1786 la Toscana non abbia mai smesso di lottare per il diritto all’uguaglianza e all’inclusione anche e soprattutto per coloro che vivono condizioni di disabilità e di disagio”.
“Ci si interroga su che cosa sia il genio – conclude la storica dell’arte – e questo lo ritroviamo senz’altro nella capacità di comprendere e di usare le proprie abilità, diversamente”.
Per info contattare il numero 3383599065. Per prenotare un posto libero: https://bit.ly/4gvkiMJ.
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